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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Seconda — Alta Italia
   Gazzoldo degli Ippoliti. — Questo Comune, già appartenente al soppresso mandamento di Mar cari a ed amministrativamente appartenente al distretto di Bozzolo, fu — per effetto della legge 30 marzo lb'JO — aggregato al inandamento giudiziario di Mantova li (vedi pag. 249).
   Gazzuoìo (3905 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sulla destra del-l'Oglio, a sud-est da Bozzolo e sulla strada — percorsa da una linea di tram via a vapore — clic da Mantova conduce a Sabbioneta e Viadana. Il Comune è costituito, oltreché dal capoluogo, Gazzuolo, dalle frazioni di Belforte, l'omara, Nocegrossa, Bocca Chiavica. — Gazzuolo (24 in.) è un grosso paese di circa 1200 abitanti, di tipo rurale, ma di evidente progresso e miglioramento edilizio, con edifizi d'aspetto civile e taluno anzi signorile. Notevole per disegno e proporzione è la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria; liavvi inoltre un'altra chiesa secondaria dedicata a San Hocco. Gazzuolo possiede, tanto nel centro che nelle frazioni di Pomaro e di Belforte, ben ordinate scuole comunali ed Asili infantili, dei quali uno, in supplenza della scuola elementare, è anche nella piccola frazione di Nocegrossa. La locale Congregazione di carità prov-\ ede alla distribuzione di lasciti elemosinieri. Fra le istituzioni educative e di previdenza, Gazzuolo conta tre Società operaie e d'agricoltori e la Banda musicale.
   Il territorio, coltivato con cura, produce cercali, viti, gelsi, legumi e frutta. Vi si alleva molto bestiame e notevole vi è pure la produzione dei latticini e dei bozzoli. L'industria vi è rappresentata da una fornace per la fabbricazione dei laterizi.
   Cenno storico. — Gazzuolo è luogo antico, ricordato dalle cronache e dalle carte della Curia cremonese, sotto la cui giurisdizione spirituale sempre stette, fin dal periodo comunale. Più tardi ebbe fama per la Corte che vi tenevano, durante la state, ì Gonzaga, nella bellissima rocca o castello fatto erigere in quelle vicinanze da Gianfran-ccsco Gonzaga, signore dì Mantova, nel 1144. In questo castello nacquero e vissero gli anni della loro giovinezza, dedite agli studi, Isabella, Camilla, Giulia e Lucrezia, coltissime donne di quella famiglia; quivi, nel 1531, avvenne il pietosissimo caso di Giulia de' Pazzi, avvenente donzella, clic sorpresa in aperta campagna da mi ciambellano della Corte di Lodovico II quivi soggiornante, e da questi violentata, tanto si accorò della vergogna patita che impazzì e, vestita degli abiti suoi più belli, destinati alle imminenti nozze — come l'Ofelia di Shakespeare — andò a gettarsi nel fiume vicino, ove perì annegata. Una lapide, ed un rozza croce di pietra segnarono, fino ai tempi vicini al nostro, il punto nel quale la disgraziata fanciulla si era precipitata. L'autore del misfatto andò impunito : ma il duca, per dare una soddisfazione all'indignato paese, donò al vecchio padre dell'annegata alcuni poderi. Nel 1537 morì e venne sepolta in Gazzuolo Antonia del Balzo, già moglie di Gian Francesco Gonzaga: era quasi centenaria.
   Nel 1570 scoppiano grandi contese tra Guglielmo Gonzaga duca di Mantova e i fratelli Gonzaga detti i Signori di San Martino, pei la signoria di Gazzuolo tenuta dal loro zio Federico. Un decreto imperiale troncò la quistiono dando ragione al duca di Mantova e togliendo ai signori di San Martino il possesso di Gazzuolo. Le antiche e nuove fortificazioni dì Gazzuolo furono demolite nel 1691, parte dagli Spagnuoli verso il Cremonese e dal duca verso il Mantovano.
   Uomini ilììt-stn. — In Gazzuolo nacque, nel secolo XVI, Giacobbe di Neftole Cohen, uno dei più celebri compositori in caratteri ebraici, che l'arte tipografica allora avesse; fu alla Corte di Vespasiano Gonzaga in Sabbioneta e compose pure ili ebraico un commento al Deuteronomio.
   Coli, elett. Bozzolo — Dioc. Cremona — P2, T. e Tr. locali, Str. ferr. a Marcarla.
   Marcaria (8501 ab.). — Il territorio di questo vasto e popoloso Comune si stende sulla sponda sinistra dell'Oblio ed è attraversato dalle strade provinciali da Mantova