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l'arte Seconda — Alta Italia
Mg, 5S. — bullonilo. Veduta del paese con l'altura e la rocca detta la Spia d'Uatia
(da fotografia Alinaki).
marescialli Mac-Mahon e Baraguay-d'Ilìlliers avevano passato Castiglione si trovarono in presenza di forze considerevoli, elio loro disputavano il terreno. Nello stesso tèmpo il generale Niel urtava col nemico all'altura di Medole.
L'armata del re Vittorio Emanuele, dirigendosi su Pozzolengo, incontrava ugualmente gli Austriaci prima dì giungere a Rivoltella e per parte sua il maresciallo Canrohert trovò il villaggio di Castel Goffredo occupato dalla cavalleria nemica. L'imperatore Napoleone, preoccupato dalla cura di collegare ì differenti corpi, fece affrettare la marcia della cavalleria della Guardia imperiale e la mise sotto gli ordini di Mac-Mahon come riserva, per operare nella piana sulla diritta del 2 corpo. Nel medesimo tempo mandò al maresciallo Canrobert l'ordine di appoggiare il generale Niel il più die fosse possibile, raccomandandogli in pari tempo di guardarsi sulla destra da un corpo d'Austriaci clic, secondo informazioni precise, doveva portarsi da Mantova ad Asola. Baraguay-d'Hilliers era giunto tino al piede della ripida collina sulla quale si erge il villaggio di Solferino, difeso da forze considerevoli, trincerate nel vecchio castello dei Gonzaga e nel cimitero circondato da muri saldi ed in parte merlati. Aveva poi perduti molti dei suoi combattenti e più di una volta aveva pagato di persona portando avanti le truppe dei generali Bazaine e Ladmirault. Estenuate dalla fatica e dal calore eccessivo della giornata queste truppe non guadagnavano terreno se non con grandi difficoltà, esposte di continuo ad un fuoco micidiale. In questo momento Napoleone III ordinò alla divisione Forey di avanzarsi, una brigata dalla parte della piana e l'altra contro il villaggio di Solferino, e la fece sostenere dalla divisione Gonion dei Volteggiatori della Guardia. Fece marciare con queste truppe l'artiglieria