Mandamenti e Comuni dei Distretto di Gonzaga
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San Benedetto Po (10,484 ab.). — Il Connine di San Benedetto Po occupa la maggior parte del mandamento e si stende tra il Po ed i mandamenti di Gonzaga e di Ilevere. Oltreché del capoluogo il Comune è formato dalle frazioni di Prede, I'ortiolo, San Siro e da numerosissime fattorie sparse per la campagna, amministrativamente raggruppantesi intorno a questa od a quella frazione. — San Benedetto Po, capoluogo (18 ni.), è una grossa borgata di quasi 6S00 abitanti, a breve distanza dal Po, che in quelle vicinanze fa uno dei suoi più rapidi gomiti e eh'è attraversato dalla strada provinciale da Modena a Mantova. Sei chilometri ad oriente del borgo la Secchia finisce il suo corso, sboccando in Po tre chilometri più sotto della foce del Mincio.
San Benedetto Po ben poco ha da invidiare alle piccole città di provincia, delle quali ha tutti ì caratteri, belle vie selciate, pulite, fiancheggiate d'edilizi moderni, d'aspetto civile, di buona architettura. Ila una vasta piazza, contornata in parte da porticati. Notevolissima per architettura e ragguardevole per antichità è la chiesa parrocchiale, che già fu dell'insigne abbazia dei Benedettini, intorno alla quale andò formandosi il paese. Il Comune ha numerose e complete scuole elementari, un Asilo infantile, diverse istituzioni benefiche amministrate dalla Congregazione di carità, Società operaia di mutuo soccorso e dei reduci, educative e di divertimento.
11 territorio comunale, fertilissimo, produce cereali, viti, gelsi, foraggi ni grande quantità. Principale industria del luogo è l'allevamento del bestiame, dal quale consegue la produzione dei latticini e elei formaggi in ispecie; importante vi è pure la produzione dei bozzoli. L'industria è rappresentata da 2 fornaci per laterizi di sistema moderno, impieganti 130 operai e da una fabbrica di cremortartaro.
Cenno storico. — Questo paese, celebre nel medioevo col nome di Polirone — dal piccolo rivo, il Lirone, che scorre in quelle, vicinanze gettandosi in Po — sorse, e si accrebbe intorno alla famosa abbazia dei Benedettini, esistente in questo luogo fin dal secolo IX. Il Muratori riporta all'anno 1007 un atto di Tedaldo, marchese di Toscana, avolo della famosa contessa Matilde, col quale si fa un'amplissima donazione di beni all'abbazia di San Benedetto in Polirone. Lo stesso Tedaldo, secondo afferma il Muratori, aveva qualche tempo prima, a proprie spese, « ridotto a perfezione quel magnifico monastero s>. Lo stesso Muratori riporta all'anno 1012 un atto di donazione a favore dell'abbazia di San Benedetto in Polirone di beni situati in Pegognaga; donazione fatta da Bonifazio, marchese di Toscana, che fu poi il padre della contessa Matilde. Quest'ultima ebbe una speciale affezione per quest'abbazia, cui beneficò di larghissime donazioni; e quivi, dopo la sua morte, avvenuta il 24 luglio 1115, volle essere sepolta. Il corpo della famosa contessa, battagliera sostenitrice dei diritti della Chiesa contro l'Impero, fu tolto dall'abbazia di San Benedetto nel 1635 per ordine del pontefice Urbano Vili (Barberini) che la volle sepolta nelle cripte della Basilica Vaticana, fra santi, dottori, pontefici, difensori e luminari della Chiesa.
Coli, elett. Gonzaga — Dioc. Mantova — P3, T. e Str. ferr.
Motteggìana (3013 ab.). — Si stende questo Comune nella parte occidentale del mandamento, sulla sponda destra del Po, non lungi dal luogo ove questo è attraversato dalla linea ferroviaria Modena-Mantova. Il Comune consta, dei paesi di Motteggiami, Torricella e Villa Saviola. — Motteggiami, capoluogo (18 in.), è un grosso villaggio di circa 900 abitanti, di carattere essenzialmente rurale, ma d'aspetto moderno e non privo di ben costrutti edilizi. Nulla peraltro meritevole di particolare rimarco. 11 Comune ha scuole elementari nel centro e nelle due frazioni maggiori, Congregazione di carità ed una Società operaia di mutuo soccorso.
TI territorio, assai fertile, produce cereali d'ogni specie, viti, gelsi e foraggi. L'allevamento del bestiame e la produzione dei latticini sono le sole industrie del luogo.
Coli, elett. Gonzaga — Dioc. Mantova — P- e T. a Borgoforte, Sii ferr. locale.