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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Cremona e Mantova
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 296

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a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda Alta Italia
   capoluogo, le frazioni di Sacchetta. Bastia e Paletto. — Sustinente, capoluogo del Comune (15 m.), è una notevole borgata di circa 23(10 abitanti, di carattere essenzialmente rurale, ma d'aspetto moderno e non priva di begli edifizi, fra i quali va ricordata la chiesa parrocchiale, di vaste proporzioni e di buon disegno. Le altre frazioni del Comune sono villaggi di poca importanza e di tipo esclusivamente rurale. La sola frazione di Sacchetta ha scuola propria. Il Comune mantiene scuole elementari, tanto nel centro che nelle frazioni minori. La pubblica beneficenza si esercita in Sustinente mediante l'Asilo infantile con insegnamento Froebeliano e la Congregazione di carità.
   Il territorio, riccamente irrigato, c fertilissimo: dà riso, granaglie, foraggi, canapa, viti e gelsi. L'allevamento del bestiame e la produzione dei latticini sono le industrie più proficue del luogo.
   Cenno storico. — Sustinente ha la sua etimologia da Septingenti, da 700 jngeri di terreno donati dal padre della famosa contessa Matilde ai frati di San Benedetto nel 1012. Ciò rilevasi dai documenti, molti dei quali inediti, pubblicati da T. Paviani nel suo libro II Sustinentese, il solo che sia stato pubblicato intorno a questa terra dalle origini fino a noi. Vi esisteva un grosso fortilizio distrutto noi 1717.
   Uomini illustri. — Nacquero in Sustinente: Romualdo Reggiani (ni. 1861), il quale trovò il modo di utilizzare con successo la ninfea alba delle risaie e scrisse una buona memoria sull'allevamento delle api. furono ambedue premiate dall'Accademia Brera di Milano; Luciano Bissa, linguista distinto, scrisse varie coso di storia, di filosofia e sullo lingue, orientali (in. ISSI); Luigi Martini, abate di Santa Barbara in Mantova, fu il confortatore dei martiri di Belfiore negli anni 1852-53: il suo libro più in voga, tradotto in varie lingue, è appunto II Confortatorio di Mantova (ni. 1877); Bernardino Ghiinosi, subì nel 1852 la prigionia dall'Austria e fece alcuni buoni studi sullo malattie del riso (in. 1855).
   Coli, elett. Ostinila — Dioc. Mantova — Pa, T. e Tr. locali, Str. ferr. a Mantova.
   Vilinnpenta (2713 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sulla parte alta o nord-ovest del distretto e mandamento di Ostigli® ed è sulla riva del fiumiciattolo l'ione, tributario del Tartaro. Il Connine comprende anche come frazione il paesetto di Pradello. — Vilinnpenta, capoluogo (1S in.), è una discreta borgata di oltre 2000 abitanti, avente impronta moderna, pur serbando il tipo dei grossi centri rurali di questa regione. Ila edifizi moderni ben costrutti od una chiesa parrocchiale di buon disegno, nella quale animiransi un bel ciborio del veronese Battista Ranghieri o alcune statue, di Francesco Maderno. 11 Comune mantiene scuole elementari complete, tanto nel centro che nella frazione di Pradello; ha Congregazione di carità e Società di mutuo soccorso d'ambo i sessi.
   Il territorio di Vili ini penta, ben irrigato ed assai fertile, produce ogni sorta dì cereali e riso in special modo: viti, gelsi, foraggi. Vi si alleva bestiame da stalla e da cortile. L'industria è rappresentata da una notevole officina meccanica, mossa dal vapore, per la costruzione di pile da riso, ruote idrauliche, niolini da grano, riparazioni a trebbiatrici, locomobili ed altre macchine agrarie, fonderia di ghisa, ecc. E, nel genere, 1'opitieio più importante della provincia e data dal 1840. Vi lavorano in media giornalmente da 60 operai. Dispone di una forza motrice a vaporo di otto cavalli effettivi.
   Cenno storico. — Villimpenta, secondo le vecchie scritture, è detta Villa pietà (villa dipinta). È notevole il suo castello eretto (secondo studi fatti dal Paniani, storico dì Sustinente, circa il 1120) dai Veronesi in lotta coi Mantovani, il quale segnava infatti il punto dì confine anche in quell'epoca tra i due Stati. Nel secolo XIV Villimpenta ebbe privilegi da Can della Scala, signore di Verona, e fu tra le terre che Francesco Gonzaga, comprava nel 1391 da Gian Galeazzo Visconti.
   Coli, elett. Ostiglia — Dioc. Mantova — F e T. locali, Str. ferr. a Novara.