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l'arte Seconda — Alta Italia
XI. — Distretto c Mandamento di VOLTA MANTOVANA
Il distretto di Volta Mantovana, insieme al contigno di Castiglione delle Stiviere, occupa la parte alta della provincia di Mantova. Ha una superficie di 179 chilometri quadrati ed una popolazione, calcolata presente al 31 dicembre 1S9S, di 13.951 abitanti.
Qnesto distretto si stende per una buona metà fra le colline moreniche che chiudono, a guisa d'anfiteatro, l'estremità meridionale del lago di Garda, e per l'altra parte in bella e verdeggiante campagna. Esso ha per confini: a nord, la provincia di Verona; ad est, ancora la provincia di Verona, dalla quale è diviso dal corso del Mincio, ed il distretto di Mantova; a sud, confina ancora col distretto di Mantova; ad ovest, coi distretti di Asola e di Castiglione delle Stiviere, quindi colla provincia di Brescia.
Il Mincio è il solo corso d'acqua d'importanza che bagni questo territorio, solcato peraltro da canali e da torrentelli scendenti dalle vallette della regione collinosa. La viabilità ha sufficiente sviluppo, essendo ogni Comune collegato col capoluogo e colle proprie frazioni da comode strade rotabili. La maggior arteria stradale del distretto è la provinciale Mantova-Goito-Volta, percorsa anche da una linea di tramvia a vapore. E regione eminentemente agricola e sopratutto vi sono prosperose la vite ed il gelso.
Il mandamento di Volta Mantovana non venne riformato dalla legge 30 marzo 1890. Consta elei quattro Comuni del distretto, con una popolazione legale di 13.733 abitanti. Dipende dal Tribunale civile e penale di Castiglione, delle Stiviere.
Volta Mantovana (424G ab.). — Il territorio di questo Comune,
# capoluogo del distretto e del mandamento, ne occupa la parte centrale e si stende sul versante meridionale delle belle collinette moreniche che stanno tra la piana mantovana ed il lago di Garda. Il Comune comprende le frazioni di Cerata, Foresto, Bussacchetti, Gatti, Montarlo, Bezzetti. Castel Grimaldo e Ferri, tutti paeselli graziosi sul pendìo delle pittoresche colline nelle quali si decisero le sorti della campagna del 1859, popolate da numerose ville. — Volta, capoluogo (127 in. sul mare), è uua grossa e bella borgata di circa 2850 abitanti, a 20 chilometri da Mantova, in pittoresca posizione, dalla quale si gode estesa vista sulla sottostante pianura e sulle circostanti colline. Non mancano in Volta gli edifizi notevoli: tra questi va innanzi tutto ricordato il palazzo che fu dei Gonzaga, dal quale l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria, gli arciduchi e generali del suo seguito assistettero alle prime fasi della battaglia di Solferino. Di buona architettura e con pregevoli dipinti è la chiesa parrocchiale di Volta, più volte rimodernata ed anche nei nostri tempi. Vasta e bella è la piazza Maggiore del paese, contornata da ben costrutti edifizi.
Il Comune provvede di scuole elementari tanto il capoluogo che le altre frazioni ; nel centro havvi pure un fiorente Asilo d'infanzia. La pubblica beneficenza è esercitata dalla Congregazione di carità, distributrice di lasciti elemosinieri e dotali.
Il territorio di Volta Mantovana, abbastanza fertile, dà cereali, viti, gelsi, frutta e ortaglie. L'allevamento dei bachi da seta è quivi l'industria di maggior sussidio alla produzione diretta del suolo.
Cenno storico. — Volta è fra le più antiche ed illustri terre del Mantovano. Se ne hanno notizie anteriori al secolo X. Nel 1080, durante la lotta tremenda tra l'Impero e la Chiesa per la quistione delle investiture, si scontrarono nei pressi di Volta le truppe di Arrigo II e della contessa Matilde, grande sostenitrice delle ragioni della Chiesa, che voleva cacciare da Ravenna l'antipapa Clemente III. La fortuna non fu favorevole all'armata della contessa, clie dovette ripiegare in rotta presso Mantova. Nel medioevo Volta possedeva un castello, che fu ricordato nelle cronache delle lotte