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Alta Italia — Mandamenti e Comuni del Distretto di Volta Mantovana
La gusci lo, Pille. Olfino ed Albera. Lo attraversa la strada da Mantova a Peschiera e lo bagna ad oriente il Mincio. — Monzanibauo, capoluogo del Comune (SS m.), è un grazioso villaggio di circa 900 abitanti, in posizione ridentissima, con antichi edifizi discretamenre conservati e notevole è pure la chiesa parrocchiale. Dopo Monzambano, la località di maggior importanza è Castel loro Lagusello, altro grazioso paesello in ridente posizione, nel quale esiste ancora un castello in buonissimo stato, che nel secolo XIV apparteneva ai \ isconti e fu ceduto poscia nel 1391 a Francesco Gonzaga. Un grazioso laghetto, trovasi a sud di Castellare Lagusello, da cui il nome ; esso misura un perimetro di quasi un chilometro e mezzo. Il Comune tiene scuole elementari tanto nella frazione centro che nelle due maggiori di Castellare e di Pille.
Il territorio di Monzambano è fertile solamente nelle vallate: produce cereali, viti, gelsi e frutta. Vi si allevano su vasta scala i bachi da seta.
Cenno storico. — Monzambano è ricordato in un documento del 1202. Non è ben nota l'origine del suo nome: pure è verosimile derivi da Motées ambi, poiché infatti sta sopra due monti, su uno dei quali torreggia un merlato castello medievale ancora bene conservato e annoverato fra i monumenti nazionali. L'epoca della sua fondazione si perde nella notte dei secoli; solamente le cronache ci dicono che nel secolo XIII spettava alla Repubblica di Verona, ed alla line di quel secolo n'era signore la nobile famiglia veronese De Cavezzali!, poiché, ucciso nella notte del 17 ottobre 1277 Mastino I Della Scala, fra i molti imputati di quell'assassinio si furono due De Cavezzani, i quali salvarono la vita, cedendo questo castello al Comune di Verona. Dall'antico ìiontes ambi duuque pare sia derivato Montezambano come poi fn chiamato.
A Monzambano, l'S febbraio 1614, il generale Fressinet varcava il Mincio per ordine del viceré d'Italia Eugenio Beauharnais, allo scopo di combattere gli Austriaci, occupanti le alture poste alla sinistra del Mincio. In quella grande battaglia, che si estendeva sino a Pozzuolo e Goito, si combattè per quasi l'intiera giornata, ed essendo i Francési stati sconfitti, dovettero lasciare l'Italia. Nel 1S59 non avvenne alcun fatto d'armi e nel 1S66 il cannone tuonava da questi colli contro gli Austriaci. Comandava la divisione il generale Pianell, che ordinava al generale Raffaele Pasi di varcare il fiume col 5° reggimento brigata Aosta, e con artiglieria. Pel valore dei nostri soldati, giunse a fare circa 300 prigionieri, e rintuzzare gli Austriaci, che inseguivano la divisione Cerale.
Coli, elett. Castiglione delle Stiviere — Dioc. Verona — P e T. locali, Str. ferr, a Peschiera.
Ponti sul Mincio (12S2 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende all'estremità nord della provincia di Mantova, sul confine di questa colla provincia di Verona e a poca distanza dal lago di Garda. È attraversato dalla strada provinciale da Mantova a Peschiera. — Ponti sul Mincio, capoluogo del Comune (113 ni.), si trova sulla destra di questo fiume, in vicinanza del luogo ove ha foce il Redone, torrentello che serpeggia fra le circostanti colline. Ponti è paese di carattere essenzialmente rurale, ina d'aspetto moderno, in ridente posizione, non privo di edilizi ben costrutti e civili. Molte ville nei dintorni e cascinali sparsi fra le amene colline.
Il territorio comunale, abbastanza fertile, produce cereali, viti,frutta, gelsi e ortaglie. Importante industria del luogo è la produzione dei bozzoli. Pregevoli sono pure i vini di questa plaga, che va intensamente coprendosi di prosperosi vigneti.
Coli, elell. Uasliglione delle Stiviere — Dioc, Verona — PJ lucale, i'. e Str. ferr. a Peschiera.