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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Il IjftZIO
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   V. — Orografia e Geologia della Campagna di Roma,
   La vasta regione elio porta il nomo generico di Campagna di Itomi forma una specie di antiteatro, chiuso a nord dai colli trarliitni della Tolta e dai colli vulcanici di Iìi.ic-ciauo: verso nord-est, est e sud-est dai «lodivii delPApennino umbro, sabino e romano dai monti Volsci o bepini; mentre esso è aperto a sud e ovest verso il Mediterraneo.
   In quest'anfiteatro ergesi, a sud-est, il gruppo vulcanico dei colli Albani, tanto belli nel paesaggio romano; a nord-ovest, monte Cimino (1030 in.) die forma il Gonfino meridionale (lell'F.trnria; a nord il solitario e classico Soratte (091 ni.) e ad est le propaggini isolate dell' \pennino Sabiniro gli antichi mont.es Comieuìani— presso le falde del munte Gennaro. I punti più eccelsi delle montagne che cingono a est la Campagna sono il monte Gemumt (t§71 in.) a nord di Tivoli e il monte Sonprevisa (IfciC) \u.) a sud di Carpinete, nelle montagne dei Volsci.
   1. Monti — All'estremo nord-ovest ove termina la linea orizzontale perfetta formata dal litorali del Tirreno (le cui acque per altro non iscorgonsi clic da qualche altezza notabile) vedonsi da lìoma a grande distanza, i monti Ceriti, o della 'l'offa, e, girando lo sguardo da sinistra a destra i monti Sabatini, che cingono il lago di Bracciano, poi il suddetto Cimino, e, un po' a destra più oltre, il monte Razzano clic ergesi presso ( ainpagnano.
   Diritto al nord giace isolato il precitato classico Soratte, membro delPApennino sabino che par gettato sulla sponda destra del Tevere, ed alla sinistra del fiume P Spennino stesso incomincia a ristringer la veduta.
   Di codesto sistema la catena clic ammirasi in tutto il suo complesso da Roma e (piella cui puossi applicare il nomo generico di manti della Sabina, quantunque i varii suoi tratti siano meglio individuati con altri nomi.
   Registrandoli nell'ordine con cui si presentano seguitando a girare lo sguardo a destra, si hanno: i monti Sabini proprii, ossia i monti di Poggio Mirteto, della Fara, Nerahi e, dietro ad essi, il Terminillo o montagna di Leonessa (22Kì m.) appartenente alla catena principale delPApennino; i monti Lucani, in cui torreggia monte Gennaro e davanti ad essi i Comieuìani, con le tre vette di S. Angelo Romano, Colle Cesi, tlontecelio; i Tiburtini, sui fianchi dei quali giace Tivoli e in vetta S. Polo de' Cavalieri e dietro i quali levasi colla sua duplice cima, il Velino (2487 ni.), anch'esso nella catena principale del sistema ; i Prenestini, distinti dai precedenti dalla valle dell'Anione colla vetta della Mentoreila su cui siede Guadagnolo e, più a destra e più al basso, Pai estrina col soprastante Castel San Pietro.
   Scliiudesi quindi un varco verso sud-est che è la valle del Sacco, la quale divide i monti apenninici dai monti Laziali, che seguono a sud-est e a sud. Nella veduta transvcrsale ili codesta valle scorgonsi i monti E mici che la fiancheggiano a sinistra mentre i monti Volsei o Lepini, occultati a Roma dai Laziali, la fiancheggiano a destra.
   I Laziali ed Albani costituiscono la parte più bella del grande panorama di Roma ed ergonsi, qual centro di varietà, di fertilità e di delizia in mezzo all'Agro romano. Solo Tivoli, co' suoi dintorni, può gareggiare con essi. La prima elevazione è quella della Colonna, la più inoltrata nella pianura, Seguono, più oltre, monte Porzio ed, alquanto più in alto, monte Compatri e, più in alto ancora, Rocca Priora; quindi, adagiato sul pendìo, Frascati, sopra cui ergesi la vetta del Tuscolo; seguono monte Jano, Rocca di Papa, e il culmine di monte Cavo: più avanti al basso sta Grottaferrata; varcata la cima di monte Cavo, stendesi sul pendìo marino e poi gli orli del lago d'Albano coi risalti dei Cappuccini d'Albano e di Castel Gandolfo.
   Più a destra i monti scendono digradando per venir a morire a poco a poco nella pianura. L'ultimo risalto è quello di monte Savello, dopo del quale lo sguardo segue le
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