Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Roma', Gustavo Strafforello

   

Pagina (22/750)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (22/750)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   48
   Parte Terza — Italia Centrale
   ondulazioni lievissime della pianura finche ricomincia la linea del mare. Le formazioni geologiche di codesta parte d'Italia son riferibili ai periodi secondario, terziario e quaternario con le eruzioni vulcaniche relative.
   2. Roccie secondarie. — La gran massa delle montagne della Sabina fra Narni e Tivoli del pari che dei gruppi staccati del Soratte e dei colli Corniculani si compone di roccie calcari appartenenti al periodo giurassico e riferibili principalmente al lias. In alcuni pochi luoghi soltanto rinviensi l'infralias e l'oolite. Il primo giace precisamente sotto Narni e presso Moricone, ove trovatisi le roccie più antiche della provincia di Roma, e in esse furono scoperti grandi fossili rassomiglianti ai ìnegalodonti; il secondo incontrasi sulla via Valeria a monte della città di Tivoli.
   J monti Corniculani sono composti di lias superiore, medio e inferiore e così pure il giogo isolato del Soratte che si sollevò come un'isola nel mare terziario e fra le deiezioni dei vulcani più attivi del distretto.
   La formazione cretacea stemlesi da Tivoli (dov'è la inferiore) a Snbiaco, l'alcstriiia, alle montagne Erniche e alle Volscie, queste ultime separanti, come abbiain visto, le paludi Pontine dalla valle del Sacco, e che, dopo lo sprone (il saxis late eandentibus) alla cui base sta Terraciua, il monte Circeo e il promontorio di Gaeta, proseguono in quel di Napoli là dove il Garigliano arrotonda la sua estremità sud-est prima di scaricarsi nel mare sotto Minturno. Da Subiaco in poi consiste, come si è detto, di calcare superiore, cretaceo ippuritico.
   11 miglior luogo per esaminare gli strati secondari nella vicinanza più immediata di Roma è a Moutecelio, uno del gruppo dei predetti niouti Corniculani, di contro alla radice occidentale di monte Gennaro, e a 2'J circa chilometri dalla capitale. La collina conica su cui è situato quel pittoresco villaggio è formata sul davanti di letti calcarei a base di una varietà bianca la quale si può riferire al lias mediano, mentre la parte centrale, notevole per un letto di calcare ammoniticó rosso, abbondante straordinariamente di ammoniti, è riferibile al lias superiore e la parte posteriore di nuovo al lias medio ed all'inferiore, quest'ultimo del tutto analogo a quello di monte Gennaro.
   La roccia calcare è dolouiitizzata parzialmente a Moutecelio ove si estrae ora in grande quantità per far calce. In questa vicinanza 11011 esiste traccia di roccie cretacee superiori; ma, tutt'attoruo alla base dei tre colli di Moutecelio, S. Angelo e Poggio Cesi, si possono osservare le marne plioceniche in istrati quasi orizzontali caratterizzate da fossili simili a quelli di molti luoghi del pliocene italico, segnatamente a Formelle, all'estremità sud del gruppo ove furono scavati pozzi d'argilla per le fornaci di mattoni.
   Le roccie del periodo cretaceo superiore, estese specialmente nei Lepini, consistono di un calcare bigio compatto contenente molti generi della famiglia 1 udisti, inclusive ippuriti, radioliti, sferuliti, caprotine, ecc.
   3, Roccie terziarie. — Le roccie eoceniche compongonsi di calcare nummolitico, il quale rinviensi a Canape nel Prenestiui e nell'J Cerite (fra Civitavecchia e la Tolfa) del pari che in altri luoghi. Superiore ad esse è il macigno 0 l'arenaria dell'alta valle dell'A11 io a l'aliano (nei monti Ernici), a Santa Severa e a Santa Marinella ili vicinanza di Civitavecchia.
   il gruppo pliocenico in vicinanza più immediata della capitale consiste: di una massa fittissima di argille a/./,un e marnose note sotto il nome locale di creta, con avanzi numerosi di molluschi l'ossili, echinodermi, zoofiti, ecc.; di un'estesa serie di strati di argille più bigie, le quali trapassano nelle arene e nelle ghiaie che costituiscono la parte superiore della serie.
   Tutti codesti letti sono bene sviluppati nella serie di colline parallele alla sponda destra del Tevere, fra monte Mario e l'estremità sud del Gianicolo, dove le argille azzurre sono estesamente scavate per fabbricar mattoni e tegole, e le arene gialle 0 le ghiaie sulla strada che da Porta Cavalleggeri conduce a \illa Uoria-Pamphili.