Parte Terza — Italia Centrale
T due bracci formati in tal guisa addimandansi Chitina toscana e Chiana romana. Quest'ultima (di cui stiani qui trattando) si versa nel Paglia a circa 8 chilometri sopra la sua confluenza col Tevere. La differenza di livello è sì lieve, che si suppone perfino che una volta porzione delle acque dell'Arno stesso lasciassero la corrente maestra e dilagassero in vai di Chiana per raggiungere il Tevere. È però improbabile che ciò avvenisse uei tempi storici (1).
Riferisce Appiano (2) che nell'82 av. C., sulle sponde della Chiana presso Chiusi, fu combattuta fra Siila e Carbone una battaglia in cui il primi riuscì vittorioso.
0. Timia (Tinia) e il Chiascio. La Timia è un fiumicello dell'Umbria che cade uel Tevere a pochi chilometri sotto Perugia. Il nome è dato dagli antichi geografi all'affluente del Tevere (uno dei primi ch'esso riceve), ma al presente la Timia perde il suo nome dopo la sua congiunzione col Topino, fiume più ragguardevole.
Quattro fiuniicelli in vero recano le loro acque unite al Tevere in questo punto: 1. La Maroggia, che nasce a sud-ovest di Spoleto e piglia le acque del Clitnnno; 2. La Timia, che raggiunge il Clitnnno presso Bevagna; 3. Il Topino, che scende dall'Apennino presso Nocera e volge repentinamente a nord-ovest dopo di aver ricevuto le acque della Timia; 4. il Chiascio che raggiunge il Topino da nord a circa soli 5 chilometri dal luogo ove sbocca nel Tevere. 11 Chiascio piglia origine dal monte d'Ansciano a greco di Gubbio nel territorio del comune di Città di Castello; scorre con giro tortuoso a sud del territorio d'Assisi, lambendo le falde del monte su cui sorge questa città; sbocca quindi a Pianella nel piano, attraverso la strada consolare che da Firenze mette a Perugia nel luogo detto il ponte del Chiascio e, torcendo a ovest, va a confluire sulla sinistra col suddetto Topino a breve distanza da Forgiano, dopo un corso di 8(i chilometri ili un bacino dì 1953 chilometri quadrati.
7 Cremerà. — Fiumicello delFFtruria meridionale; inette foce nel Tevere a pochi chilometri sopra Roma, ed è celebre per la sconfitta memorabile dei 300 Fabii clic stabilirono sulle sue sponde un posto fortificato donde guerreggiavano contro i Yeienti devastando il loro territorio, finché furono adescati in un'imboscata e messi tutti a fil di spada nel 477 av. C. (3).
Secondo Livio fjv, 1) codesto disastro avvenne il giorno stesso (16 luglio) che fu poi segnato dalla sconfitta più calamitosa sull'Allia, come vedremo qui sotto.
Niun'altra menzione del Cremerà occorre nell'istoria, nò trovasi d suo nome in alcuno dei geografi: non è che un tenue corso d'acqua oggi appellato Fosso di l'alca o della Valchetta, che ha la sua sorgente nel bacino craterifonne di Baccano, scorre, allato all'antica Vejo, e si versa nel Tevere immediatamente dirimpetto a Castel Giubileo (il luogo della vetusta Fidene), a circa 10 chilometri da Roma. Il Fosso di Valca è noto nel suo corso supcriore col nome di Fosso di Form elio.
8. Allia. — Terzo fiumicello che cade nel Tevere sulla sporula sinistra a circa 18 chilometri a nord di Roma. 1 Romani toccarono sulle sue sponde la memoranda sconfitta pei Galli sotto P>renno nel 390 av. C., sconfitta susseguita dalla presa e devastazione di Roma. Per essa il 16 luglio (XV Fui. Sextiles), denominato l'ics Alliensis, fu poi sempre considerato come nefasto ed era vietata ogni pubblica faccenda.
Pochi anni appresso (377 av. C.) i Prenestini e i loro alleati, durante una guerra con Roma, presero posizione sull'Alba sperando che ciò sarebbe stato di cattivo augurio pei loro avversari, ma la loro speranza fu delusa ed essi furono pienamente sconfitti dal dittatore Cincinnato ('!•).
(1) fossombroni, Memorie so/ira hi vai di Chiana, 1835.
(-2) li. c., l, 8'j.
(3) Liv,, il, 4si, 50; Liio.nis., ix, 15, 18-22, ecc.
(¦ti Liv., vi, IH.