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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   II T.azm
   37
   Vili. — Le antiche vie del Lazio.
   Il Lazio ora solcato anticamente da molte vie, famose nell'istoria, dello quali diamo qui un elenco alfabetico:
   1. Adriana. — Strada trasversale che da Mintnrno congiungeva, per Sessa Aurunca e Teano, la via Appia alla via Latina; le rimase tal nome per i restauri eseguiti sotto l'imperatore Adriano (117-138 d. 0.).
   2. Amerina. — Secondo un'iscrizione (1) del tempo dello stesso Adriano era la via che conduceva direttamente da lineria (ora Amelia) a Roma, diramandosi, dalla via Cassia a Baccano per Nepi ed Aequum I<'uIìscum, ad Ameria e proseguendo quinci, per Todi e Rettomi, a Perugia; indicata pili particolarmente nelle carte come via Anuia.
   Fijj. t. — Alitica \ ia Appia.
   3. Appia (tig. 4). La più grande e la più rinomata di tutte le \ ie maestre romane in Italia, di cui avremo a trattar sotto Roma, condnceva direttamente dalla città eterna a Brindisi ed era perciò la linea principale di comunicazione colla Grecia, la Macedonia e l'Oriente. Fu poi nei tempi della grandezza romana la più frequentata ed importante delle vie, detta perciò da Stazio regina viarum ; e fu anche la più antica di tutte le strade rotabili dei Romani, come quella che fu incominciata nel 312 av. C. dal censore Appio Claudio il cieco e condotta sino a Capua nel quinquennio del suo censorato.
   Partiva da porta Caperai nella cinta di Servio Tullio, e ad un chilometro circa fuori di questa staccavasi dalla via Latina, cotalchè le due strade passavano per diverse porte delle mura di Aureliano e quella per cui lisciva finalmente da Roma chiamavasi porta Appia (poi porta S. Sebastiano). Sopravvisse lungo tempo alla caduta dell'Impero romano e quel tratto che traversava, come abbiam visto, le paludi Pontine e andò soggetto, per poca cura a maggiori guasti, fu restaurato da Teodorico; e Procopio, che la visitò quarant'anni dopo, la descrìve minutamente, ammirandone la solidità e perfezione della costruzione.
   (l) Okixl., insci-., 3306.