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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arto TVrza — Italia Centrale
   costruzione, ma certo è che fra Roma e Treneste fuvvi, da tempi più remoti, una linea di comunicazione prima assai che fosse costruita una via regolare lastricata che si chiamò poi Prenestina (1).
   28. Salaria una delle più antiche, e più battute strade maestre d'Italia, conduceva da Roma, su per la valle del Tevere, o per il paese dei Sabini, a Rieti donde proseguiva, per l'Apennino, al Piceno e quindi alla spiaggia dell'Adriatico. Ignorasi il tempo della sua costruzione regolare, ma doveva essere al fermo molto tempo prima una linea frequentatissima e la tradizione stessa che ne derivò il nome di Salaria dal servirsene che facevano i Sabini per trasportare nello loro montagne il sale che traevano dalle, saline romane alla foce dal Tevere, ne attesta già la remota antichità (2). Partiva da. porta Collina di Roma antica insieme a via Nomentana da cui tosto divergeva per forma che abbandonava la cinta esterna della città per porta Salaria, mentre l'altra usciva per porta Nomentana. Di ri gè va si in prima a Rieti e quindi, per Antrodoco, sino ad Atri (Hat ria) sul lido adriatico, con una lunghezza totale di 104 chilometri.
   29. Sethia. — Era un ramo della via Appia da cui staccavasi a Trepontium (ora Torre 'Jreponti) a 63 chilometri da Roma per dirigersi a Sezze (Setia), donde il suo nome); sopravvanzano ancora residui del suo lastricato.
   30. Severiana. — Era mia continuazione della via Ostiense lungo il lido del mare a sud per Laurento (Torre Paterno), Anzio (Porto d'Anzio) e Circei (Porto di Paola) finché congiungevasi alla via Appia in Terracina.
   31. Sublacense. — Staccavasi da via Valeria, al di sotto dell'odierno paese ili Boriano, per salir la valle superiore dell'Anione e condurre a Sublaqueum (Subiaco), donile il suo nome; il quale trovavasi per essa alla distanza di 75 chilometri da Roma e di 45 da Tivoli; uè tratta Frontino (3).
   32. Tiburtìna. — Ramo anch'essa della Valeria, da Roma a Tivoli (Tibur, donde il nome) e per fermo antichissima. Si può riconoscere per gli avanzi del suo lastricato e per i ruderi degli antichi edifizi, da ambedue i quali si rileva che usciva dalla città originaria per porta Viminale, passando poi per porta Tiburtina (ora porta S. Lorenzo) delle mura di Aureliano, traversando l'Auiene con 1111 ponte a circa 6 chilometri da Roma e giungendo, dopo uno sviluppo di 29 chilometri, a Tivoli.
   33. Traiana. — Metteva ila Benevento, per Callosa e Rari, a Brindisi e così chiamata perchè fatta costruire da Trajano (98-117 di C.). Divenne dopo il costui impero la strada ordinaria per Brindisi, di guisa che consideravasi comunemente come la via Appi® che aveva surrogato e dì cui fu un ramo. Transitava per vario città cospicue e giungeva a Brindisi dopo 1111 corso di 300 chilometri in cui superava dapprima una regione aspra 0 montuosa sino ad Ece (ora Troja nelle Puglie), prolungandosi poi, per le pianure pugliesi, a Pari e di là, lungo il litorale, sino a Brindisi. Nò qui ebbe line; ina fu prolungata, forse per ordine dello stesso Trajano, da Brindisi ad Otranto 0 quindi, girando la penisola saleutiua, a Taranto per altri 150 chilometri.
   'J4. Tusculaiia. — Staccavasi dalla Latina a 3 chilometri e mezzo fuori di Roma e dirigevasi in linea retta sino alle radici dei monti Tuscnlani passando per Tusculo e 1 monti Albani.
   35. Valeria. Una finalmente delle più celebri ed importanti delle tante antiche vie romane; metteva da Roma 0, più esattamente, da Tivoli al lago Fusine ed al paese
   (1) Strab., v, p. '238; Westi'Iiai., 1ioni. Kamp., p. 07-107.
   (2) Fest., S. v. Salaria.
   (3) Di; Aquaeduct., 15. — Il punto preciso in cui la Sfthfaceuse disiar,cavasi dalla Valeria fu rinvenuto nel 1889 c si trovarono, tuttora al posto, varìi cippi rinlliarii relativi ai lavori di restauro eseguiti sotto gli imperatori Costantino, ValenLc, \ aloutnaano e Graziano (,cr. JSoiizie ilcjli scavi, 18lJ0, fascicolo di maggio).