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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti c Comuni del Circondarlo di Frositioue
   quel tempo, elio Palmite divenne un'importante fortezza di li ontii i a contro Napoli. Dopo la vittoria di Marco Antonio Colonna II, contro i Turchi, a Lepanto, la sua famiglia fu reintegrata nei suoi possessi baronali e. tenne l'aliano sino alla soppressione dei fendi.
   ¦alianti sorge maestoso e in bella situazione sull'alto di un colle isolato, coperto 111 parte da boschi e in parte da vigne, dominando a sud la valle del Sacco e a nord quella del fosso Palomba, oltre il «piale elevasi, a 1402 metri, il monte Scalainbra. Forte por natura fu rafforzato a più riprese da mura, torri, bastioni, e, nel secolo XVI, da ima cittadella, o castello. Vi si accede per una sola strada, con un ponte levatoio. Anguste le vie, annerite le case e di ineschino aspetto, eccettuato i palazzi Tacci, Petrarca, Do rasce usti e sopratutto il palazzo baronale dei Colonna.
   F questo un bell'edilizio di roccia calcarea, bruna, ili forma quadrata, con due piani soltanto, ma vasto e situato all'ingresso della città, sull'orlo del colle, donde si godo di una veduta meravigliosa. Lo stile moderno ed elegante attesta ch'esso fu restaurato nel secolo XVII. Andava famoso mi tempo per splendore e magnificenza; ora è una gran casa deserta e silenziosa, contenente ritratti, piante di grandi città, ecc.
   Grande e bella la Collegiata, a tre navate,e presso al castello sorge la chiesa gentilizia di Sant'Andrea, con le tombe dei Colonna del ramo di l'aliano, edilizio di buon gusto e decorato riccamente all'interno. Nella cripta vi sono sepolti, oltre tutti quelii della famiglia, anche Marc'Antonio, Prospero, ecc.
   Il penitenziario occupa la piccola fortezza contrastata frequentemente fra i papi e i Colonnesi e ceduta, nel 1844-, tlai Colonna al Governo pontificio. Dopo il 1870 fu classificato casa penale per 400 carcerati e con varii opifìci di lavoro fra i quali merita menzione quello che fabbrica spazzole pel II. Esercito e la R. Marina. Olio, vino, cereali.
   Coli, elett. Anagni — Dioc. Palestrina — P3 T.
   Piglio (3040 ab.). — Cenni storici. Vanta un'origine antica e, secondo una leggenda, sarebbe stato fabbricato per ordine di Quinto Fabio Massimo Cunctator, il quale, marciando con Q. Marcello pei monti Ernici, contro Annibale, perde il cappello o l'elmo, per furia ili vento e gridando: Pileum! Pileum! fé cenno ai soldati di raccattarlo. Ciò gli parve un buon augurio e da Pileum si sarebbe poi formato l'odierno Piglio. Lo stemma del paese infatti ha un braccio ignudo che porge un elmo.
   Il vero si è che Piglio occupa probabilmente il luogo di Capitulum, antica città degli Ernici, la quale, sebbene non mentovata nell'istoria, è però registrata da Plinio e da Strabene come esistente ai loro tempi. Apprendiamo eziandio dal Lìber Coloniarum (p. 232) che fu colonizzato da Siila e ricolonizzato sotto Cesare (Zumpt, De Colon., pp. 252, 306). Un'iscrizione, in cui è chiamato Capitnlum Hernicorum, attesta che fu un municipio sotto l'impero. Quest'iscrizione fu scoperta lungo la strada fra Palestrina e Piglio (Muratori, btscr., p. 2019, 4).
   Nel medioevo Piglio appartenne al popolo romano che ne fece dono agli Orsini, ili ricompensa di servigi prestati allo Stato. Nel 1347 si arrese a Cola di Rienzo. Nel 1430 Martino V ( Colonna) ne investì feudatario Antonio Colonna e i suoi discendenti. Nel 1799 fu incendiato, in parte, dalle truppe francesi.
   Il paese sorge su un rialto fra due monti, in aria sommamente salubre, con due parrocchie, una collegiata e due ex-conventi, nella chiesa di uno dei quali si conserva il corpo del E. Andrea dei Conti di Anagni, morto nel 1302, che ricusò più volte la tiara. Legname, pascoli, bestiame, cereali, olio e vino squisitissimo che smerciasi in Roma ed altrove.
   Uomini illustri. — Molti ne diede Piglio nelle lettere, nelle armi: dieci fra dottori, poeti, storici, governatori, capitani, ecc., delle famiglie De Sanctis, Alessandri, Ciucci, De Bonis, Loveni, ecc.
   Coli, elett. Anagni — Dioc. Anagni — P* T.
   08 — Ij» Pallia, voi. III.