A destra ilei chiostro ò 1111 camerale, ove anticamente tonevasi il Capitolo, sorretto in mezzo da due belle colonne, lo quali formano, colla loro costruzione, altrettanto colonnette. La vòlta è l'atta con grande maestria, talché, più che una camera sembra ini tempio. Intorno al chiostro, al disopra, è una grande loggia por passeggio.
11 monastero ha due ale, o braccia di celle, lina a ovest, e l'altra a est. Intorno ad esso orativi molte fabbriche ed abitazioni, ora dirute. L'ingrosso principale al monastero era sotto il torrione che tuttora si vedo; tanto il monastero (pianto il recinto venivano tutti chiusi da muro >.
Maenza (1710 ab.). — Cenni storici. Vuoisi costruito da Megenzio, capitano delle schiere volscie, poste ili vedetta a difesa del sottostante Priverai). Fu feudo dei Caetaui, dei Fallitili e degli Aldobrandiiii.
Maenza trovasi in situazione incantevole corno quella che domina il piano di Piperno, il grappo ilei Lepidi, la valle deH'Aniaseno, parte delle paludi Pontine ed il mare. Scoscese, ma ampio le vie interne.
Quel che v'ha di più notevole è il palazzo baronale, o forte, ora proprietà degli Anto-nelli, il quale domina il paese, in forma quadrata, con agli angoli tre torrioni sporgenti ili fuori ed uno nel centro della facciata meridionale. Un ponte 111 muratura, sostituito al levatoio, conduce al forte. Di fronte stendesi una piazza ben munita di mura castellane. E anche notevole la chiesa dell'Assunta.
Da qualche tempo migliorarono le condizioni igieniche di Maenza in seguito alla costruzione di nuove strade e la sistemazione generale delle fogne. Le campagne, ben coltivate, producono olio, vino, legnini e pascoli.
Coli, elett. Ceccano — Dioc. Terracina — P2 T.
Prossedi (1635 ab.). — Cenni storici. Osserva il Calindri che, al dire di alcuni scrittori, Prossedi avrebbe avuto origine come Maenza e Pioccagorga dagli abitanti della distrutta città di Piperno. Si chiamò dapprima Per sei, come rilevasi da un documento del 1071. Fu feudo dei Conti e successivamente dei Massimi e del principe Gabrielli.
Il paese trovasi sopra una piccola collina, con la frazione di Pi sterzo, a destra dell'Amasene, che va a perdersi nelle paludi Pontine, e in amena situazione, a 12 chilometri da Piperno. E cinto da antiche mura, munite ancora di sei torrioni e due porte con aspetto esterno gradevole, ma non corrispondente all'interno, mal fabbricato. Notevole il palazzo baronale Gabrielli, in forma di ròcca o castello, cinto in giro da fossi e da quattro torri agli angoli. Oltre la vecchia chiesa di Sant'Agata, in cui ammirasi la sua immagine scolpita in legno, vero capolavoro d'arte antica, evvi la nuova chiesa, di grande ampiezza e maestà.
Uve, olive, frutta e granaglie; cipolle ricercate per la loro serbevolezza, pascoli ubertosi e molto e vario bestiame.
Coli, elctt. Ceccano — Dioc. Ferentino — P2 a riperno, T. locale.
Roccagorga (1874 ab.). — Cenni storici. Secondo la tradizione, Gorga, matrona di Piperno, ricoveratasi su questo colle, diede origine al paese, nel secolo VII, quando fu distrutto Piperno. Fu feudo m prima dei conti di Segni, quindi dei Caetani, poi dei Ginnetti dai quali fn trasmesso, per titolo ereditario, ai Lancillotto Fu comperata 111 seguito da Beluardo Orsini finché passò ai Doria l'aiutili, un membro dei quali impalmossi con Donna Teresa Orsini a cui fu assegnata in dote, rimanendo il titolo principesco agli Orsini stessi, fra i quali il cardinal Domenico si rese assai benemerito del paese.
L'abitato è in situazione pittoresca, sopra un colle vignato e ulivato. fra duo monti: monte Nero (550 ni.) e monte della Difesa (923 in ). Vie regolari, ampia e bella piazza, ornata di vaga fontana marmorea, con vasca rotonda, o piuttosto di una peschiera di