l'arie Terza — Italia Centrale
generi elte vi abbondano per la feracità del terreno irriguo. Nei dintorni amenissiini, molta cacciagione: uccelli, cignali, lepri e caprioli.
Coli, elett. (leccano — Dioc. Ferentino — Pa ivi, T. a Giuliano di Roma.
Castro dei Volsci (3551 ab.). — Cenni storici. Ove sorge ora Castro erano anticamente le Terme di Nerone, le (piali, per essere frequentatissime, diedero origine ad 1111 pago, o villaggio, che divenne assai ragguardevole. Distrutto codesto se ne formò a poco a poco con le sue rovine un secondo clic prese il nome di Castro. Delle magnifiche Tenue Neroniane veggonsi tuttodì alcuni avanzi.
Il paese giace sopra un monte prospiciente la valle del Sacco, ili clima salubre, con a sud due valli, la valle Fratta e la valle Corsa, ambedue aineuissime. Tre porte: Oliva, perchè dipartesi da essa la strada che mette negli uliveti; Fontana, per ima pubblica fonte d'ottima acqua, a quattro getti, con tubi metallici e Santo Stefano, per la chiesa suburbana di questo Santo.
In vetta al monte vicino veggonsi i residui ili ima forte antica ròcca che difendeva l'antico Cuslrimonium, d quale giaceva appiè del monte stesso ove t.rovansi pochi avanzi. La veduta di lassù è estesissima e il monte è perforato da. parecchie caverne, alcune delle quali comunicano fra di loro.
Nei dintorni trovasi una miniera di asfalto dalla, quale nell'estate cola anche bitume purissimo. Questo prodotto usa vasi anticamente ìli medicina col nome di Pece di Castro, per guarire i dolori. Presentemente la lavorazione è limitata all'asfalto ma procede stentatamente e per ì soli mesi d'estate, stante la concorrenza degli asfalti artificiali di cui vi sono fabbriche a Poma e a Napoli La miniera 11011 dista che un chilometro dalla stazione ferroviaria di l'ofi-Castro.
Ghiande, pascoli ed olio sono i prodotti agrarii principali.
Coli, elett. Ceccano — Dioc. Veroli — P2 T. e Str. ferr.
Mandamento dì VEROLI (comprende il solo Comune di Veroli). Territorio traversato dai monti Ernici, con rivi e torrentelli che irrigano le convalh Suolo fertile, discretamente ben coltivato. Bestiame abbondante, selvaggiume, olio e altri prodotti agrarii.
Veroli ( 10,814 ab.). — Cenni storici. Vernine era apparentemente una delle città principali degli Ernici e certamente fece parte della Lega Erti ira: ma il suo nome non I mentovato separatamente nell'istoria sino alla guerra tintile ili codesto popolo con Roma, nel 30G av. C. In questa occasione gli abitanti di Veroli, in un con quelli di Alatri e di Ferentino, schieraronsi contro gli abitanti di Anagui e ricusarono di unirsi ad essi nella guerra contro i Romani. 1 quali, dopo il termine della guerra, li ricompensarono lasciandoli in possesso delle loro proprie leggi e magistrati ch'eglino anteposero alla ciritas romana (Ltv., rx, 42, 43). Incerto è il periodo m cui divennero da ultimo cittadini romani.
Sotto il dominio di Roma, Veroli divenne una tranquilla ed alquanto oscura città campestre. Secondo il Liber Coloniarum ricevè un corpo di coloni al tempo dei Gracchi ed un altro sotto il regno ili Nerva; ma è probabile ch'essa conservasse sempre il suo grado municipale. E ricordata da Plinio (ni, 5, s. 9) fra le città municipali della quinta regione, ma neppur questa volta non comparisce nell'istoria. La sua situazione, appartata, probabilmente la rese un luogo di poca importanza. Sofferse assai nelle invasioni dei Barbari e fu fatta città da San Zaccaria I, nel 743. Vi aveva predicato il Vangelo Santa Salome, madre degli apostoli Giacomo e Giovanni. I cronisti ricordano qual primo vescovo di Veroli un Martino, annoverato dal cardinal Baronie fra i Padri che presero parte in Roma ad un Concilio convocato dal suddetto papa Zaccaria, nel 743.
Sorge Veroli su di uno sperone degli Ernici, a 500 metri sul mare sul luogo dell'antica Verulae, la quale occupava un orlo eminente del monte Castel!one(7C>ù in.) sul cui