Mandamenti o Comuni ilei Circondario di Prosinone
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piovente settentrionale! scorgonsi ancora avanzi degli antichi baluardi ciclopici, bastovoli a ìintracciaro l'aiti lamento, della cinta clic riunivi»*! sali altura dell'/Ira o dell'acropoli, verso il borgo odierno di San Lenclo. Ivi sorse nell'evo medio un castello, il quale perla sua alta giacitura difendeva validamente la città; di esso più 11011 rimane che mia torre diruta che dà alla contrada il nome di Civita.
La strada al borgo suddetto di S. Leucio, con la chiesa, d'imitazione gotica, di codesto santo, è molto alpestre e dal punto culminante, Civita, vastissimo è il panorama che spiegasi davanti allo sguardo, dacché si domina tutta la vallata del Cosa, da nord i sud, gran parte dì quella del Sacco a ovest, a sud tutte le colline ondulate fra la continenza dei due tinnii, e ad est il valico depresso clic conduce per Casamari nella valle del Liri, proprio innanzi alla continenza del Fibreno con quel fiume, alle pittoresche cascatelle ed all'isola l'ormata dal Liri. Molte ville e casini campestri sono sparsi nei dintorni.
Le vie di Verdi sono auguste e tortuose in generale e l'intiera città è un vero labirinto di case piccole, bizzarre e con portici aperti il pili sovente. Nella via centrale sorge la cattedrale di Sant'Andrea apostolo, avente da mi lato il palazzo Vescovile e davanti una piazza mal disposta. Notevole, nell'interno, il coro, in legno di noce, vagamente intagliato, con sedici sedili, oltre quello del vescovo. Vi si ammirano inoltre alcuni quadri pregévoli e il breviario membranaceo o in carta pecora, scritto in gotico, già di San Lodovico, vescovo di Tolosa. Chiuse in bella cassetta di avorio, fregiata di bassorilievi, sono alcune reliquie di martiri ed altre entro due custodie, alla gotica, di argento dorato, lavorate, con grande precisione coi quattro simboli del Vangelo ed ornate di gemme preziose.
Fra le altre chiese di Vcroli merita particolar menzione quella di Santa Sabine, con freschi stupendi nella cappella di Santa Francesca Romana e la tomba di F. Antonio Luri, sopra un rozzo masso di pietra su cui stanno sedute le due statue, marmoree della Giustizia e della Pietà e scolpita la defunta con una fenice sopra la tomba. In un sotterraneo riposano i corpi di alcuni martiri.
Non men di sette sono le porte di Voroli: VArenaria, detta anche Romana, fuori della quale son due fontane; di San Leucio, di Santa Croce, Porta Sacra, Otrantola. Olivetta e San Martino. Presso quest'ultima è un monastero di Benedettine e un ex-convento di Francescani, con amenissiina veduta. Un miglio discosto dalla città sgorga un'acqua ferruginosa, detta la Pad iosa, valevole contro le malattie cutanee.
Veroli possiede una Biblioteca comunale, ricca di più di 12,000 volumi e pregevoli pergamene; il R. Ginnasio Franchi ed il Liceo comunale; il Seminario vescovile; undici Istituti di beneficenza; due Società operaie e una Banca popolare cooperativa.
I prodotti agrarii consistono in grano, granoturco, olio, vino, carbone, e l'industria fabbrica tappeti a liste di colori vivaci, stoviglie in terra cotta, veli per stacci e frulloni, cappelli, fiammiferi e sedie.
Uomini illustri. — Nacque, fra gli altri, nel 1500 in Veroli quel celebre Aonio Falcarlo (propriamente Antonio degli Pagliaricci), capo del moto per la riforma in Italia, verso la metà del secolo XVI ed autore dell'opera: Actio in pontifices Romanos et eoruni asseclas (seguaci) (Lipsia 1606), in cui espose le sue idee sulla Riforma. Arrestato nel 1567 a Milano, ove insegnava, dall'Inquisizione e trasportato a Roma vi fu arso dopo tre anni di carcere, nel luglio 1570. Passò per lungo tempo quale autore ilei famoso libro Del beneficio di Gesù Cristo, stampato nel 1542 a Venezia e diffuso in Italia a 40,000 esemplari e soppresso poi dall'Inquisizione; ma nel 1843 ne fu trovato un esemplare a Cambridge e il Ranke e il Benrath dimostrarono che il vero autore di osso fn un benedettino di nome Benedetto da Mantova che lo scrisse in Sicilia.
Bibliografia. — Young, Life and. Times of Aonio Paleario, 2 voi. Londra 1860.
Coli, elett Prosinone — Dioc. Veroli — P2 T.
6il — Em Patria, voi. III.