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Parte Terza — Italia Centrale
Fig. 231. — Velletri: Casa della Ragione (da fotografia).
dal fulmine, la rumò. Manca di facciata, e vi si accede dall'atrio dell'antico Episcopio. Ha tre navate, con parecchie cappelle, più cupole e quadri pregevoli (fig. 234).
Il battistero, la cui fonte è ricavata da una piccola urna pagana, forse, strana coincidenza, una conca balnearia da bambini, con uri bassorilievo nella parte posteriore, rappresentante due putti e Amore e Psiche, fra intrecci di pampini e grappoli d'uva, è recinto da una balaustrata in marino con ornati in rilievo di puro stile bramantesco.
La cappella di San Geraldo è disegno di Carlo Fontana In un'urna di giallo antico si racchiude il corpo del santo. Isella ricchissima cappella della Madonna delle Grazie, principale protettrice della città, venerasi un'antica tavola della Madonna coi Barn-buio, che vuoisi opera bizantina, donata alla chiesa da un vescovo greco nell'ottavo secolo. La finezza però e la grazia dei volti la classificano fra le molte Madonne del nostro primo risorgimento, d'ignota mano, che si ammirano per i santuari d'Italia. Sono pure notevoli un quadro di Sebastiano Conca, nella cappella del Rosario e ili quella dei Borgia una tavola della Visitazione, di Luciano da Velletri, dai bei volti espressivi, che porta la data del 1435. La cappella della Concezione ha una Madonna di Antonazzo Romano. Gli affreschi della tribuna, sorretta da colonne di granito orientale, sono del fiorentino Giovanni Balducci, buon pittore della scuola del Bronzino, e rappresentano il Salvatore che incorona la Vergine, 11 coro, scolpito in legno, è opera del Benciveimi da San Gallo, fiorentino, e del Sansovino il candelabro marmoreo del cereo pasquale. Il grande quadro del soffitto nella navata principale, che ricorda il San Clemente di Roma, riproduce i santi protettori tra la gloria degli angeli, ed è noverato tra le migliori opere dell'Odazzi.
Sotto la tribuna sta la Confessione. Gli antichissimi affreschi, che fregiavano le pareti del sotterraneo, importantissimi per la storia dell'arte e dei costumi, furono in gran parte coperti, al solito, da uua mano di bianco. Vedonsi ancora qua e là teste di santi, prospettive architettoniche con figure e la traslazione dei corpi dei santi Poliziano ed Eleuterio, avvenuta, secondo una tradizione discutibile, nella prima metà del secolo XIII. Vi sono effigiati il podestà e l'antichissimo magistrato dei consoli. La