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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   0(18 Parie Terza — Italia Centrale
   antiche città ilei Lazio e che non vi poteva esistere una città di tal grandezza prima dello stabilimento della colonia romana, sotto Tarquinio.
   Gli altri avanzi antichi, entro il circuito (lidie mura, sono un tempio (convertito ora nella chiesa di San l'ietro) ili epoca romana e costruito di massi regolarmente squadrati di tufo e (piasi adiacente ad esso 1111 grande serbatoio d'acqua, circolare, rivestito del suddetto opus signinum, e del diametro di m. 21.50. Nella città moderna trova usi ancora parecchie iscrizioni di età imperiale.
   Dal ripiano ili vetta, ove sorgeva l'antica Arx o cittadella, estendesi la Passeggiata, con superba veduta del Lazio, dagli ex-confini napoletani sino a Roma. Un'altra passeggiata piu bella conduce dalla porta ai Cappuccini, nella via del Lago.
   1 prodotti del Connine consistono ni frumento, grano turco, cereali, olio, vino e castagne. Sonvi anche varie cave di pietra per la fabbricazione della calce.
   Un nuovo tronco ferroviario fu teste aperto, il quale, oltre al contenere pendenze meglio studiate dal plinto di \ista dell'esercizio, abbrevia di 12 chilometri il percorso da Roma a Segni in confronto di quello per Velletri. Questa nuova linea ferroviaria misura 53 chilometri dalla stazione di Roma-Termini e staccasi al sesto chilometro dell'antica linea Roma-Napoli. È a doppio binario, con quattro gallerie di cui la più importante è quella detta deU'0/wi(^    Uomini illustri. Ben quattro papi ebbero i natali a Segni, vale a dire: S. \ italiano, che regno dal 567 al 572 e fu, secondo alcuni scrittori inventore degli organi ; Innocenzo III (1198-1216); Gregorio IX (1227-1241) ed Alessandro IV [(1251-1261 ) tutti e tre, come vedemmo, della suddetta famiglia Conti. Meritano poi menzione Pietro Lippa, filosofo, teologo e poeta; G. 15. Lucilj. letterato e fondatore in pai ri», di un'accademia letteraria ; il dotto agostiniano Fra Martino, amico del Boccaccio che gli legò la sua biblioteca,, ed Ezio Cleti, autore di lodate opere di medicina.
   Piw.loiaiAi'iA. — Annali dell'Islit. Archeologico, 1829, {Jflgfì 78-87, 357-300. — Classical Miisn/in, voi. il, pagg. 107 170. — Afc&en, Mitici Italien, p, 140.
   Coli, elett. Velletri — Dioc. Segni — P2 T. e Str. ferr
   Carpmeto Romano (4044 ab.). - Cenni storici. La fondazione di Carpinete si fa risalire da alcuni a Carpeto Silvio, figlio di Capis, fondatore di Capua, 30 anni circa prima (li Poma ; altri invece ne derivano il nome dai carpini che vestono le montagne circostanti e con maggiore plausibilità, a quel che sembra. Fu aiiticainante un castello die conferiva il titolo ducale ai Caraffa, quindi alla suddetta famiglia Conti, dai quali passò agli Aldobrandini, che fabbricarono un palazzo grandioso su di un colle in faccia, e quindi ai l'anifih e ai Borghese. Sostenne guerre incessanti coi paesi vicini, segnatamente con Bassiano e Sezze. In una guerra, coi Bassianesi sui confini dei due Comuni, i Carpinetani rimasti vincitori risparmiarono i vinti, ma li rimandarono alle loro case con le orecchie mozze; dal che vuoisi derivi al luogo, ove ciò avvenne, il nome di Malpasso che serba tuttora.
   Carpinete sorge sopra un'amena collina in seno ai Lepini (fig. 237) circondata da monti coperti di castagni e di faggi, in clima mite nell'estate e un po' rigido nel verno. È di forma (piasi rettilinea come quello che segue le falde della collina su cui è situato. Vie interne scoscese, trattone (pieliti che ha principio dall'antica porta San Sebastiano sino alla piazza e l'altra che mette dalla chiesa di San Michele Arcangelo alla medesima piazza. 11 fabbricato è alto anzichenò ; bel palazzo del conte Pecci-Caldarozzi e, all'ingresso del paese, in via Cavour, a destra, trovasi la casa (fig. 238) ove nacque