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Parte Terza — Italia Centrale
La Cattedrale di Sezze, in istile gotico, del secolo XIII, è ricca di marini e cori gualchi bnofl dipinto: fra gli altri la Madonna, nel primo altare della navata, a destra, di Alessandro Bentivegna. Nella chiesa dell'ex-convento dei Minori Riformati è notevole la Visione di San Francesco, di Benedetto Melchiorri. Nell'ex-convento è l'istituto De Magistris, fondato, per disposizione testamentaria, da questa famiglia benemerita. Fra le altre chiese è ancor da ricordare la Collegiata dei Santi Sebastiano e Rocco, per i suoi ornamenti pregevoli.
Non tot gran tempo, in Sezze fu condotta da monti lontani ed a spese del suddetto patrimonio De Magistris, un braccio d'acqua che zampilla da belle fontane e fu pure costruito un grandioso ed elegante Camposanto, a spese del consorzio dei possidenti del Campo Setino.
Il Comune possiede 1111 Seminario con liceo, un Collegio-convitto ed educandati femminili. Singolare e pittoresco il vestir delle donne.
Anche a Sezze 11011 mancano le antichità e che fessevi il Castrimi dururn è attestato dagli a vanzi delle triplici mura ciclopiche che veggonsi a porta Pascibella e meglio conservati nel lato fronteggi ante la pianura Fontina, da sud ad ovest. Altri avanzi nell'interno della città, a fianco della chiesa di San Rocco e sotto il monastero di Santa Chiara. Verso il lato sud è una via sotterranea, con vòlta magnifica, che conduceva nel maschio della fortezza.
Dal lato settentrionale, quasi a livello della città, sorgon due colli, sopra uno dei quali, detto An'oniuo, veggonsi le rov ine della \ illa del celebre Marcantonio, e nel lato sinistro della strada, che va a Piperno, i ruderi di un'altra presunta villa di Mecenate. A destra poi della strada che sale a Sezze da Foro Appio, stanno le muraglie del celebre tempio innalzato in memoria del latibuìum, o nascondiglio di Saturno. Sono muri composti di massi poligonali che cingevano, al certo, un tempio, rafforzato in tempi posteriori con opere di carattere romano. Da un'iscrizione marmorea si rilevò che il tempio era:
Vi ebbero tempii anche Marte, Apollo ed Augusto imperatore, dei quali veggonsi tuttora 1 ruderi presso le mura castellane e nel territorio esistono gli avanzi di un Anfiteatro, di una Curia, del Collegio degli Augustali, di un ponte antico, del tempo della Repubblica e di terme. Molte ville vi avevano i Romani, fra le quali primeggiava quella della famiglia Antonia, sopra il colle detto oggi, corrottamente. Antignano.
Uomini illustri. — Nacquero in Sezze, fra gii altri, il poeta Titinìo di cui leggonsi alcuni frammenti in Nonio Marcellino e Valerio Fiacco, nel 90 ili C. e nei primordii del regno di Vespasiano, autore deìYArgouautica, o spedizione degli Argonauti, poema in otto canti. Fu anche nativo di Sezze il dotto cardinale Pietro Marcellino Corradini, autore di tre opere in latino sulla sua patria, alle quali vuoisene aggiungere un'altra, anch'essa in latino, di Domenico Giorgi e quella di G. Cianimarucone: Descrizione della città di Sezze, Colonia latina de' Romani (Roma 1041).
Coli, elett. Velletri — Dioe. Terraeina — P2 T.
Del tratto delle paludi Pontine compreso tra Cisterna e monte Leano
L'importanza della regione Pontina, sottostante ai paesi ora descritti, richiede che, prima di procedere oltre colla descrizione degli altri Comuni di questo Circondario, ci si fermi alcun poco a dire del maestoso tratto dell'Appia antica, tra Cisterna e Terracina, molto più che ora, dopo l'apertura del nuovo tronco ferroviario Velletri-Terracina, è assai difficile che un viaggiatore visiti l'Appia, come invece avveniva per lo innanzi (vedi Tavola: Piano corografico delle paludi Pontine).