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Il territorio del Connine è feracissimo, producendo cercali, frutta, olio e legumi. Alle falde del monte Acquapuzza (012 metri) si trovano abbondanti sorgenti di acque minerali; un acqua sulfurea, detta pop il suo odore Acqua puzza, ed una marziale, sul principio della tenuta, detta delle Tufelte. Presso le sorgenti dell'Acquapuzza sono importanti avanzi del castello, denominato pur esso dell'Acquapuzza, situato a cavaliere della strada che costeggiava le colline.
Nel piano della campagna, da un lato della strada di Norma, è un piccolo laghetto di forma rotonda, che si giudica formato da un avvallamento dal terreno. Vi si scoprirono avanzi di antiche fabbriche.
Uomini illustri. — Diede i natali ai due pittori Antonio Cavallucci e Girolamo Sieio-lanti, che fiorì intorno il 1570 e di cui lasciò scritto il Paglioni « Meglio di tutti e più degli altri giovani servì nelle cose dell'arto il suo maestro Raffaello ».
Coli, elett. Velletri — Dioc. Terraeina — l'2 ivi, T. a Sezze.
Mandamento di TERRACIN A (comprende 2 Comuni, popol. 7995 ab.). — Territorio in piano e in colle e bagnato dall'Utente e dalI'Amaseno, ecc. Folta boscaglia che stendesi dal fiume Sisto sino al mare; dal promontorio Circeo al lago di Caprolace. Dal Sisto, più oltre la via Appia, distesa portentosa di terreni atti alle sementi ed al pascolo. Agrumeti, uliveti, vigneti; acque minerali
Terraeina (6S53 ab.). — Cenni storici. Tarracina, antica città del Lazio, nel senso più esteso di questa parola, ma città volsca in origine, chianiavasi anche Anxuv; e Plinio e Livio affermano ch'era questo il suo nome volsco, mentre Tarracina era quello ond'era nota ai Latini e ai Romani. La prima menzione di essa nell'istoria occorre nel trattato fra Roma e Cartagine, conchiuso nel 509 av. C., in cui il popolo di Tarracina è annoverato con quelli di Circeii, d'Anzio, ecc., fra i sudditi o dipendènti di Roma. Par quindi certo che Tarracina, ilei pari che Circeii, era compresa nei domimi romani prima (Iella caduta della monarchia. Ma è evidente elio la dovette ricascare sotto il dominio dei Votai, probabilmente non molto dopo codesto periodo; ed era per fermo ili poter loro (piando il suo nome ricomparisce nell'istoria nel 406 av. C.
In quell'occasione fu assalita da N. Fabio Anibusto e prosa per sorpresa volgendo altrove 1 attenzione dei Volsci (Liv., iv, 57; Dion., xiv, 16). Livio ne [tarla come di ima città che aveva allora goduto di un lungo periodo ili potenza e prosperità ed abbondava perciò di ricchezze, rapito poi dai Romani.
Pochi anni appresso (nel 402 av. C.) ricadde nelle mani dei Volsci, per negligenza della guarnigione romana (Liv., v, S). Nel 400 av. C. fu di nuovo assediata dalle armi romane sotto Valerio I'otito, e quantunque i suoi primi assalti fossero respinti ed egli fosse costretto a bloccarla, 11011 pertanto essa cadde da ultimo nelle sue mani. U11 tentativo dei Volsci del 897 av. C. poi rioccuparla andò a vuoto, e da allora in poi essa continuò ad essere soggetta ai Romani. I quali quasi 70 anni dopo conquistata ch'ebbero Priverno Wipérno) riputarono conveniente assicurare Terraeina deducendovi una colonia, il che avvenne nel 329 av. C. (Liv., vm, 21 ; Veli.. Pateuc., 1, 14).
Le condizioni di Terraeina qual colonia romana 11011 sono ben chiare; solo è certo che essa era una colonia inaritima ri ri uni e par divenisse, di buon'ora, una delle piti importanti città marittime sottoposte a Roma. La sua situazione sulla \ ia Appia, eie toccava qui la prima volta il mare, contribuì non v'ha dubbio, alla sua prosperità; ed 1111 porto artificiale pare supplisse sino ad un certo punto alla mancanza di uno naturale (Liv., xvn, 4). Vuoile sotto l'aspetto militare la sua posizione era importante come quella che signoreggiava la gran Via Appia e il valico angusto huutidue 0 ud Lautulas (ora Passo di Portello, che separava il territorio romano dal napoletano), ove amuiùtiiiaronsi le truppe romane dopo la prima guerra sannitica e furon ricondotte ad obbedienza da Valerio Corvo, ove fu combattuta nel 815 av. C. una grande battaglia fra i Sanniti