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Parte Terza — Italia Centrale
Artena (4101 ab.). — Cenni storici. L'aulica città volsca ili Ecetra è mentovata per la prima volta (la Dionisio (iv, 49) durante il regno di Tarquinio Superbo. Nel 495 av. 0., dopo la presa ili Su essa I'oinezia (Sezze), gli Eestrani Volsci inviarono ambasciatori a Roma a chieder pace che ottennero cedendo una porzioni del loro territorio che fu occupato immediatamente da coloni romani.
Durante la grande guerra volsca, supposta capitanata da Coriolano, Ecetra ricomparisce quale città importante in cui si adunò il congresso generale dei delegati delle città volsche. E ricordata in seguito come la più importante città dei Volsci che Q. Fabio Vibulauo, dopo avere sconfitto nel 459 av. C. gli Equi sul monte Algido, non osò assalire dopo di averne devastato il territorio (Ltv., ili, 4, 10). Dopo la guerra gallica, quando la potenza dei Volsci incominciò a scadere, Ecetra ed Anzio pare assumessero una posizione in certo modo indipendente. L'ultima occasione in lui Ecetra è mentovata diretta-metile da Ltv io (vi, 31) è nella campagna del 378 av. C. Nulla sappiamo della sua conquista o distruzione ; ma il suo nome scomparisce intieramente da quel periodo e non si rinviene che nella lista in Plinio (ih, 5, s. 9) delle estinte città del Lazio.
L'opinione di Abeken (Mitici Italiep. 75) che Ecetra sorgeva ove è ora Artena (già Montefortino) e che le rovine delle suddette antiche mura, visibili al sommo della collina soprastante al paese, detto La Civita (attribuite dal Geli e dal Nibby, che le descrissero, all'altra antica città d'Artena) siano invece quelle della cittadella d'Ecetra è per lo meno probabile in sommo grado.
Solo nel 1155 s'incomincia a trovare il nome di Montefortino (cambiato poi, come dicemmo, in quello di Artena) posseduto, col titolo di signoria, dai conti Tuscolani. Nel 1232 fu occupato dai Romani ribellatisi a Gregorio I\ dopo l'alleanza con Federico IL Presa d'assalto nel 1495 da Carlo Vili, ne ebbe rinvestitura Prospero Colonna. Nella guerra, detta dei Caraffeschi, del 1557, parteggiando Montefortino per Marcantonio Colonna, fu preso e saccheggiato, e fu poi arsa e spianata la ròcca quando fu assalita dalle truppe di Paolo IV, capitanato da Giulio Orsini; si andò in seguito ripopolando, e nel secolo XVII la signoria passò ai Borghesi.
Il Comune, già chiamato Montefortino e detto Artena dòpo il 1870, dall'antica e supposta vicina città omonima, sorge in 1111 colle sì ripido, che le case sembrano sovrapposte le une alle altre e gode di un vasto e grandioso panorama, che abbraccia 1 territorii degli antichi Volsci, Illirici, Latini, Sabini. Vie scoscese e mal tenute; poco pulito il fabbricato, trattone alcune case. La piazza, detta Borghese, dall'ampio palazzo di questa celebre famiglia, è il migliore ornaménto del paese. Di bel disegno, attribuito a Martino Longhì, è la parta che vi dà accesso, con inerii di tufo e palle di pietra palonibina.
Notevole la chiesa di Santa Maria del Gesù, del secolo XVII, cui va annesso l'ex-convento dei PP. Riformati di San Francesco, vicino al paese, alle radici del monte La Foresta, nel luogo detto il Serrane della Guardia. Oltre varii quadri vi si osservano il bel coro ed i libri corali, miniati.
Merita una visita l'avvallamento vicino al paese, avvenuto or fa più di trenta anni, e il l'iati di Civita e della Nebbia, con le rovine dell'aurica Ecetra, consistenti in rozze, massiccie mura poligonali, che corrispondono alla nota antica divisione in città ed acropoli. Codeste mura si compongono ili massi calcarei, con pietre più piccole negli interstizii, come nelle mura di Cori e di Norma.
Gli abitanti, tutti agricoltori, itti tempo di carattere fiero e selvatico e sedentarii, ora quasi completamente inciviliti, sono in mala fama nei dintorni. \ iti, cereali, pascoli; som! anche alcune fornaci e cave di calcare appartenenti ai Borghese.
Coli, elett. Velletri — Dioc. Segai — P2 ivi, T. a Vahuoutoue.
Labico (1071 ab.). — Cenni storici. Il taglio ripido ed artificiale delle rupi, le grotte scavate presso i due fontanili, detti Arnarii, indicano che la terra fu abitata in tempi