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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Viterbo
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   Fig. 217. — Viterbo ; Avanzi della Loggia papale, nel Palazzo Vescovile.
   domenicano e ben noto impostore letterario, tentò rivendicare a Viterbo un'antichità maggiore di quella ili Troia.
   Una scala grandiosa di peperino conduce al piano superiore del palazzo con sale istoriate, fra cui la massima, o gran sala dell'Accademia, con freschi del pittor bolognese lìaldassare Croce, del Ricci e del Ligustri. La porta in mezzo alla parete sinistra conduce allVlrc/iivio storico comunale in cui custodisconsi 6000 pergamene e documenti originali di gran valore, sì per l'istoria in generale e sì per quella della città in particolare. Arredata riccamente l'aula delle sedute consigliai?!, del pari che le altre ampie sale seguenti, nell'ultima delle quali, quella detta del Trono, tappezzata di damasco rosso, alloggiarono Pio VI e Pio VII e, nel 1875, Garibaldi.
   Allato al palazzo Municipale e in comunicazione con esso, è un altro edilizio grandioso, destinato agli uffizi del Comune e con (nel piano superiore) la Biblioteca pubblica, ordinata non ha molto, ricca di 30,000 circa volumi e di non poche edizioni anteriori al secolo XVI, oltre varii codici manoscritti. E da visitare per ultimo anche la cappella municipale, ornata di un quadro della Visitazione, opera di I ilippo Caparozzi da Viterbo, detto lo Spagnoletto.
   Dalla piazza del palazzo pubblico scendesi alla chiesa di Santa Maria della Salute, la cui facciata, vero gioiello d'architettura italiana del secolo XIV, fu costruita a spese di un privato, certo Maestro Fardo, che vi unì un ospedale pei poveri. I bassorilievi e le scolture marmoree di questa facciata arieggiano quelle della famosa del duomo d'Orvieto.
   Risaliti sulla piazza, sono da vedere la snella ed ardita Torre dell' Orologio ; la bella strada, ora detta Cavour, fatta aprire dal cardinale Alessandro Farnese, sotto