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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Swtlitementi o ('.ornimi ilei Cu comi,ino ili Viterbo
   tonno fermo contro l'esercito ili Arrigo IV jd'Allemugna da cui fu saccheggiato ed arso. Nel 1097 si sottomise agli statuti d'Orvieto e nel 1143 si diede spontaneamente alla Chiesa. Dato in fendo agli Sforza, rimase per lungo tempo in potere loro esegui poi lo sorti dello Stato pontificio.
   treccilo sorge tu forma semicircolare e cinto da massi enormi ili lava, sopra un colle fra la valle del fiume Paglia e il torrente Stridolone, con esteso orizzonte che ha por limite, verso la Toscana, il monte Annata (173* ni.). L'edilizio più ragguardevole è il palazzo baronale (rovinato però per metà) fatto edificare, verso il 1535, dal cardinale Guido Attlnio Sforza. Vi si ammirano molti freschi, quelli principalmente della Sala ducale.
   La chiesa arcipretale è ricca di ornati in pittura, opera di buoni artisti moderni. Meritano di essere visitate la chiesa di San Martino per la sua maestosa struttura e quella detta del Giglio, per i suoi treschi attribuiti agli Zuccari. A circa 2 chilometri dal paese, nel luogo detto San Donalo, apronsi verso ovest alcune grotte scavate nella roccia, entro le quali furono dissotterrate, sullo scorcio del 1HJJ, otto urne sepolcrali con molti altri oggetti che furono poi trasportati ad Acquapendente. C'erto è perciò che quelle grotte erano sepolcrali; la loro giacitura, dirimpetto al poggio detto la Torraccia (non ha dubbio per qualche forte di difesa) e su cui sorge ora una casa colonica, induce a supporre che vi fosse anticamente l'abitato a cui avevano attinenza i sepolcri suddetti.
   Anche nella regione, non lungi dal paese, detto Roghelino, ti ovasi un'altra grotta, intonacata che fu, al fermo, nn antico sepolcro. Le urne che vi si rinvennero pare appartengano al pruno secolo di Roma, come quelle che hanno tutto il carattere dei lavori etruschi di quei tempi.
   Grano, granoturco, fave, avena, aglio, pascoli, ghiande e suini. Industria dei bachi ila seta e del legname per essere tutta la regione molto selvosa.
   Colf elett, Monlefiascone — Dioc. Acquapendente — P3 ivi, T. ad Acquapendente.
   San Lorenzo Nuovo (153G ab.). — Cenni storici. Nella notte del 15-16 ottobre del 1867 vi avvenne un combattimento fra i Garibaldini e i gendarmi pontifici.
   Giace in amena collina e in aria salubre, con veduta del lago di Bolsena, belli e simmetrici fabbricati e piazza allegra e spaziosa ornata dalla statua di Clemente XIV e circondata dai migliori edilizi. San Lorenzo Nuovo fu fatto edificare nel 1775 da Pio VI per accogliervi gli abitanti del Vecchio, in situazione insalubre, più al basso, presso la sponda del lago. Nella discesa incontransi le sue rovine sormontate da una torre antica e coperta d'edera, d'aspetto pittoresco. Vuoisi occupasse il luogo di un'antica città etnisca e nelle roccie, sotto le sue mura dirute, veggonsi sepolcri numerosi.
   La discesa alle sponde del lago, attraverso boschi di quercia, è bellissima. Alcuni sepolcri etruschi furono scoperti a mezza strada fra San Lorenzo e Bolsena, contenenti molti ornamenti d'oro, con vasi di bronzo ed iscrizioni etnische, porzione dei quali furono trasportati nel Museo Vaticano. Le oreficerie sono in possesso del conte Ravizzi di Orvieto.
   I prodotti del Comune consistono in cipolle, fagiuoli, canapa, vino, legumi e bestiame; fabbricazione di botti pel vino; cave di tufo.
   Coli, elett. Montefiascone — Dioc. Monteliascone — P2 T.
   Mandamento di BAGNOREA (comprende 9 Comuni, popol. 13,598 ab.). — Territorio in gran parte vulcanico, come dimostrano le roccie, i minerali, gli scoscendimenti e le frane cagionate da frequenti e formidabili freninoti. Importanti cave di lava trachi-tica a struttura laminare, adoperata nei marciapiedi di Roma e detta appunto pietra di Bagnorea. Varie sorgenti d'acque acidule e ferruginose, efficaci nelle malattie cutanee.
   Bagnorea (3872 ab.). — Cenni storici. Vuoisi per alcuni che Bagnorea corrisponda al Novera Pagi, nome dato da Plinio (m, 5, s. 8) ad unpopulus, o comunità dell'Etruria,
   79 — Iva Patria, voi. IU.