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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Viterbo
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   Sta in situazione elevata e pano lungi dal Tevere e con bel panorama dalla piazza su Val Tiberina. Nella collegiata sono notevoli il fonte battesimale, tutto in travertino lavorato, e un dipinto sn tavola, dellVl,ssutita, stillo stile del 400. Meritano menzione, pei loro freschi, anche le chiese fuori paese, sacre alla Madonna della Neve e n Santa Maria. Olio, vino, grano, legnini e particolarmente ceci.
   Coli, elett, Monteliascone — Dioc. Bagnorea — P2 T. e Str. ferr.
   Celleno (1443 ab.). — Cenni starici. Quel grande e bizzarro scrittore ed artefice elio fu Benvenuto Cellini scrisse nella sua Vita che stipite della sua famiglia fu < un primo e valoroso capitano di Julio Cesare il quale si domandava Fiorino da Cellino, che è un castello il quale è presso Monto Fiasconi a dna miglia ». Donde pescasse questa notizia noi dice; e Dionigi d'Alicarnasso afferma da canto suo che Celleno fn edificato molti anni prima ili Roma da Italo, discendente di Enotro, iti memoria di Cilenia, sua figlia. Quel che barri di certo si è che Martino V vendè Celleno al barone Ursicio Franciotto, ma gli abitanti riscattaronsi per ben due volte co'danari propri}. Nel 1316 fu quasi distrutto dai Ghibellini, e, riedificato poco appresso, fn di nuovo atterrato ila un orribile treniuoto Pll giugno 1593. Risorse ancora dopo questo disastro, ina con minore splendore. Nell'Archivio comunale si conservano gli statuti di questa comunità, in vigore dal 1300 al 1500.
   Celleno sorge sopra mia rupe tufacea, circondata da ogni lato da ampia valle ubertosa e con clima mite, ma alquanto incostante pei venti. Ad eccezione delle mura, a cui va annesso un bel sobborgo, e del palazzo Municipale che ha l'aspetto di 1111 castello con una torre, e fu residenza antica dei feudatari, dei Gatti in prima e quindi degli Orsini, nulla v'ha di notevole. A circa 9 chilometri trovatisi i ruderi dell'antica città di Ferentuiu, di cui già abbiamo trattato; e a 2 chilometri a sud è una fonte detta dell'elitra forte contenente ferro e gas acido carbonico, con depositi ocracei, che il Ganiberini (Idroloy. Miner., p. 220) dice efficacissima. Grano, vino, olio, fagiuoli, ciliegie rinomate e pascoli.
   Coli, elett. Monteliascone — Dioc. Montelìascone-Bagnorea — P2 ivi, T. a Grotte S. Stefano.
   Civitella D Agliano (1909 ab.). — Cenni storici. Vuoisi per alcuni che Civitella sia stata edificata, nel 1024, dai conti Bovaccini, mentre altri sostengono che fu costruita nei primi anni del secolo XIII, ossia nel 1226, dai Moiialdesehi d'Orvieto ili cui fu feudo.
   Sorge sopra una rupe, presso la sponda destra (lei Tevere, vicino ai (lue confluenti! rio Torbido e rio Chiaro. Aria saluberrima e territorio fertilissimo di grano, granoturco, olio, vino e pascoli
   Coli, elett. Montefiascone — Dioc. Bagnorea — P3 ivi, T. a Bagnorea.
   Graffignano (938 ab.). — Cenni storici. Nulla è noto intorno alla sua origine e solo si sa che appartenne ai Baglionì di Perugia e successivamente ai Borro mei di Milano che lo venderono, nel 1741, ai Santacroce.
   Siede su d'un altipiano, a destra ilei Tevere, da cui dista circa quattro chilometri. I prodotti principali del territorio sono il grano ed il vino.
   Coli, elett. Montefiascone — Dioc. Bagnorea — P2 T. a Spicciano.
   Lubriano (1091 ab.). — Giace sopra una collinetta, in aria salubre e in territorio feracissimo che produce olio, vino, grano, legumi e castagne. Ha origine antica, ma nulla degno di nota.
   Coli, elett. Montefiascone — Dioc. Bagnorea — P2 T. a Bagnorea.
   Roccalvecce (1295 ab.). — Cenni storici. Vuoisi fondata da un capitano elvetico (svizzero) che pose stanza in codesto luogo ove non era che una rocca, donde il nome di lloccu elvetica, trasformato in seguito in quello di Rocca del Vecce e in Roccalvecce.