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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Fig. 257. — Nepi : Castello di Ranuccio Farnese (da fotografia).
   e forti che Tito Livio (vi, 9) la qualificò l'antemurale dcll'Etruria. Nel 371 di Roma fu però presa da Furio Camillo e la sua importanza indusse i Romani a fondarvi una colonia (Colonia Nepensis) colPobbligo di proteggere le parti conquistate dell'Etruria contro i popoli non ancor sottomessi del Cimino. Ribellatasi, fu risottomessa dal console Valerio, finché, distrutta Faleria, Nepi divenne capitale dei Falisci sottoposti a Roma.
   Durante l'Impero romano fu ingrandita ed abbellita, come fan fede l'anfiteatro, dei tempi d'Augusto e le molte statue e lapidi che si trovano sparse per la città e nei dintorni. Nel 5G8 fu distrutta dai Longobardi di Alboino, ed abbandonata. Poi, sotto il nome di Nepi, sorse un villaggio, o piuttosto una fortezza. La prima menzione (li questa si trova quando Narsete, dopo la sconfitta e morte di 'Potila, venne a Roma e cacciò i Goti da Porto e da Nepi, la quale, considerata allora come urbs, dipendeva senza contrasto dal vescovo di Roma. Nel 1001, avendo i Nepesini seguito il partito