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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Miimlameliti o Comuni del Circondano di Viterlui
   Fig. 2G0. — liolsena : Collegiata di Santa Cristina (da fotografia).
   (Liv., vii, 3). Situata lungo la via Cassia, la città per le incursioni dei Barbari andò soggetta a grandi calamità. Nel secolo Vili era di già decaduta. Le aspre vicende e le discordie intestine, dalle quali venne travagliata durante il medioevo, la ridussero in deplorevole stato. Fu posseduta a vicenda dai pontefici, dalla famiglia Di Vico, dai conti Monaldesclti della Cervara ; resistè, con buon successo, a lungo assedio, sotto Ludovico il Bavaro. Nel 1468 tornò nel dominio dei pontefici; Leone XII, nel 1828, le restituì il nome di città.
   L'odierno Comune giace in dolce clima, in riva all'ampio lago del suo nome ; è cinto da mura turrite ed ha un perimetro di circa due chilometri. Dalla parte superiore si gode di una veduta estesa ed incantevole principalmente sul lago, ed una bella passeggiata, fiancheggiata da piante, conduce dalla piazza municipale al lido del lago, donde ora parte un grazioso battello a vapore, oltre le barche, per le attraenti gite alle altre rive ed alle isole.
   Come abbiamo visto nei Cenni storici, si suppone che l'antica città etnisca Vul-sino, Volsinii, Volsiniuw, sorgesse sul ripiano al sommo della collina detto il Piazzano, al disopra dell'anfiteatro che è in piazza del Mercatello, ina non vi si veggono ora vestigia di mura nè di edilizi; ed alcune tombe etnische scoperte nel 1879 contenevano oggetti preziosi inviati a Roma.
   81 — f>a i'ulri», voi. HI.