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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Viterbo (J()l
   allettati dall'amenità del luogo, vi posero la loro villeggiatura. 11 (luca Pier fati-i Farnese fece edificare, su disegno del Vignola,nua rocca ottagonale, cinta di nutra o di i,uattro baluardi. Nel 1 J.17 Capodiuionte, che sin ilal secolo XII trovasi ricordata col uomo di (ktaleum Capitis Montis, fu sottomesso alla diocesi e repubblica d'Orvieto. Nel 12% si diede a Bonifacio Vili e nella meta del secolo W fu venduto a Ranuccio Farnese che 1 incorporò al ducato di Castro.
   Fu visitato ila parecchi pontefici, fra cui Pio II (Silvio Piccoloninii), da Alessandro VI (papa l'orgia), da Gregorio XIII (Buoneoiiipagni), che, nel 15(18, vi consacrò una chiesetta esìstente tuttora. Eugenio IV, reduce da Firenze, vi tenne concistoro. Paolo 111 (Farnese) vi soleva andare a diporto, chiamandola la sua penisola. Vi dimorò eziandio per lungo tempo Aiutiteli Caro, segretario dei Farnese, il quale ne fa un grande elogio in una sua lettera a monsignor 'Morirci. Nel 1588 vi nacque Margherita Farnese, disposata poi al duca di Mantova che la ripudiò»
   L'abitato forma quali un promontorio, spingendosi nel lago di Bolsena, in direzione sud-nord*, e derivò certamente il nome dalla sua posizione topografica. Giace in mezzo a ridenti colline, parte boscose e parte rocciose; ha bei fabbricati, fra i quali primeggia il palazzo l'ouiatowski. Viti, alberi da frutta, pascoli; l'agricoltura e la pesca sono te industrie principali.
   Coli, elett. Montefiascone — Dioc. Montefiascone — P2 ivi, T. a Montefiascone.
   Marta (1460 ab.). — Cenni storici. Antica, favolosa ed incerta è l'origine di Marta, le cui prime capanne sono ora immerso nel lago e clic trovasi nominato nei diplòmi di Ottone I del 962, Passò quindi nel dominio dei papi. Nel 1323, essendo quasi intieramente distrutto, fu fatto riedificare da Giovanni XXII; Urbano IV fece costruire la rocca e la torre con le pietre ili Bisenzio. Fu dato due volte a governare a Ranuccio Farnesi per prestiti ai papi Eugenio IV e Pio il. Nel 1518 l'ebbe in enfiteusi perpetua Alessandro Farnese, il quale, divelluto papa, sotto il nome di Paolo III, ne investì il tìglio Pier Luigi. Marta cominciò allora a fiorire e sul principio del secolo XVII possedeva due fabbriche di salnitro e cartiere attive.
   11 paese giace m bellissima situazione e in clima temperato, sulla sponda meridionale del lago dì Iìolsena, a 200 passi a est dal fiume Marta, emissario del lago. Meritano menzione la torre ottagonale, con vani sotterranei e il calice in filigrana d'oro, dono della regina Amalasunta, nella chiesa principale ili cui si conserva eziandio, in un reliquiario d'argento, un braccio di San Giovanili Battista, con due dita, su cui sta scritto in caratteu gotici: Ecce Agnus Dei.
   Esisteva nel territorio uu altro paese, (letto Castel d'Araldo, distrutto dal Barba-rossa; e presso la sponda sud del lago sorgeva, poco lungi, un ergastolo o torre a due inani, nella quale i papi facevano rinchiudere in perpetua prigionia i sacerdoti rei di peccato irremissibile, come canta Dante nel ìx del Paradiso:
   Piangerà Peltro ancora la diffalta Dell'empio suo pastor che sarà sconcia Si che per simil non s'entrò in Malta.
   11 territorio produce grano, olio, vino nero, detto camaiulo di Marta, molto pregiato; pesca abbondante d'anguille nel lago e nel fiume.
   Coli, elett. Montefiascone — Dioc. Montefiascone — P2 ivi, T. a Monlefiascone.
   Mandamento di ORTE (comprende 5 Comuni, popol. 10,053 ab.). L'agricoltura ò il prodotto e l'industria principale del territorio d'Orte, ove rmvengonsi una sorgente termale solforosa, un'altra di ottima acqua acidula ferruginosa e molte cave di travertino.
   Orte (4079 ab.). — Cenni storici. Alcuni vogliono Orto fondata nientemeno che 774 anni prima di Roma dai Pelasgi o Tirreni, ovvero dai Rotolali! che la chiamarono Rotolami. 11 vero si è che essa ò mentovata soltanto da Plinio che la chiama Hortaiwm