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l'urte Terza — Italia Centrale
1710, con un'immagine della Madonna, dipinta su tegola; e, poco lungi dalle mura, la chiesa del Pozzarello, del 1G13, con immagine consimile. Nel paese ammirasi un bel palazzo, innalzato nel 1525 dal duca Vicino Orsini sull'area dell'antica rocca, con disegno del Vignola e bei freschi della scuola degli Zuccari; giardino con statue colossali e bel tempietto eretto dal duca Corrado Orsini alla memoria della moglie Giulia Farnese. È anche interessante un museo etrusco. Nel burrone della Vezzo, sono da vedere gli avanzi della città etnisca Polimartium, fra cui quelli di tenne romane, ad opus incertum, indi in Pian della Colonna molte tombe etrusche. È accessibile la Grotta della Colonna, così detta dai pilastri massicci che reggono la vòlta leggermente arcuata ; la porta pare dorica e l'ingresso è murato internamente con blocchi rustici, massicci. È anche accessibile la Grotta Dipinta, con serpenti acquatici, cavalli marini, delfini e mostri marini, schizzati in rosso e nero e. con in mezzo della parete destra il ritratto del defunto e le teste di Caronte e Tifone. Da queste rovine etrusche furono estratti, fra le altre cose, un sarcofago interessante, con serpenti attorcigliati, ora nel Museo Britannico, ed uno scudo in bronzo con tracce di un colpo di lancia sopra di esso e con le cinghie di cuoio intatte, ora uno dei ciineln principali del Museo Gregoriano in Vaticano. Fra Boniarzo e la frazione di Mugliano si fecero molti scavi nei quali si rinvennero varii oggetti etruschi, tra gii altri la celebre Pozzetta di Boniarzo, su cui leggesì l'alfabeto greco ed etrusco, già nel Museo Borghese.
Olio, \ino, pascoli, boschi, bestiame, cave di pozzolana e peperino.
Coli, elett. Viterbo — Dioc. Bagnorea e Civita Castellana — P2 ivi, T. ad Attigliano.
Gallese (1352 ab.). — Cenni storici. È luogo antichissimo, fondato, secondo la leggenda, dal greco Aleso, dopo la presa di Troia. Altri crede occupi il luogo dell'antica Fescennium, che abbiamo visto invece doversi cercare a Cerchiano. Dopo la caduta dell'impero d'Occidente obbedì agli imperatori greci e fece parte del Ducato Romano, finché venne in potere dei papi e, per donazione di Sisto IV, dei Della Rovere. Passò quindi in proprietà del duca di Paliano, Carafa, nipote di Paolo IV, e per ultimo al cardinale Attempa
Sorge su rupi tufacee, cinto di mura e con Duomo notevole, ornato di buoni dipìnti e restaurato verso la fine del secolo scorso dall'architetto Caiuporesi. Havvi anche un ex-convento, uno dei più antichi dei Cappuccini, essendo stato il terzo fondato da essi.
Ma l'edifizio principale è il palazzo ducale Altemps, del Sangallo, posseduto, nel 1401, in un col paese, dai Colonna, quindi dagli Orsini e vendute nel 1579 al cardinale Vltemps. È quadrila,tero, con baluardi e cortine ed è basato sopra una rupe tagliata a jiicco da tutte le parti, mentre lungo il lato est corre in un burrone profondo il rio Fratte. Grandi scuderie e magazzini al pianterreno e belle sale nel superiore. Le due • ale sono collegate da un portico maestoso d'ordine dorico a cui si ascende per doppia scala semi-circolare. Intorno alle mura corre un passaggio detto dei Merli, da cui si gode di una stupenda prospettiva. Territorio fertile, d'olio principalmente; cave di travertino, in parte per pietra da taglio e in parte per pietra da calce, peperino, ghiaia, pozzolana, tufo, creta per terraglie e mattoni.
Uomini illustri. — Gallese ne annovera una bella schiera, fra gli altri, i papi Martino I (altri dice Martino II) e Romano I; Giorgio Saccardini e Tiberio 'Liberi, preclari nelle armi ; Antonio d'Angelo, illustre professore di eloquenza ed autore di orazioni e di epistole ; Ottavio Trousarelli, poeta di grido, ed Antonio Massa, che scrisse un'opera erudita sugli antichi Falisci ed altre di simil genere.
Coli, elett. Viterbo — Dioc. Civita Castellana — P2 T. e Str. ferr.
Mandamento di RONCIGLIONE (comprende 3 Comuni, popol. 12,837 ab.). — Territorio montuoso, principalmente a ovest, pei monti che accerchiano d lago di Vico, nella catena dei Cimini. Parecchi rivi nelle vallate, fra cui il rio Vicano, emissario del