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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Roma
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 679

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Manila nienti o Comuni dol encomiano di Viteilio
   Fig. 271. — Toscanella: Porta grande della chiesa di Santa Maria Maggiore
   (da fotografìa).
   La collina di San Pietro, fuori della città, era probabilmente Varx o acropoli della città etnisca. È circondata da torri quadrate, duplici, medieviche, e in vetta sorge l'altra chiesa antica di San Pietro (figg. 272-273), anch'essa di gran mole e di forma solida e bella, parte del secolo VII e parte dell'XI. La divisione centrale e maravigliosamente ricca della facciata è coperta nella parte superiore da figure d'uomini, demoni ed animali, possibili ed impossibili, in alto rilievo. Dentro la chiesa è tutto un museo di avanzi pagani : le colonne che dividono la gran navata dalle laterali sono evidentemeute romane ; il fonte battesimale posa sopra un altare pagano: e la cripta sotto l'altare maggiore, che vuoisi fosse un bagno romano, ha 28 colonne piccole, una delle quali quadrata e parecchie scanalate. La data dell'interno è nota. Forma parte di una chiesa che fu edificata verso la metà del VII secolo quando i corpi dei Ss. Secundiano, Marcellino e Vedano furono scoperti a Celli, nel 628 e trasportati a Toscanella. Una splendida cripta fu apparecchiata, al solito, per riceverli, sotto il santuario. Si può con sicurezza affermare che la facciata di San Pietro di Toscanella — la quale ha come quella di Santa Maria Maggiore