Umbria
Di questi corsi solo la Tinia od il Clitwiuo conservano ; loro aiitk'lii nomi. La Nera (Sur) nasceva nel territorio saltino c lo divideva ila quello umbro, entrava in questo presso Intermnmi (Terni) e lo attraversava sino alla sua confluenza col Tevere. La sia Flaminia attraversava l'I uihria ed era la grande strada dì comunicazione 11011 solo tra l'Umbria ed il mare Adriatico, ma anche tra Roma, Pillimi e la Gallia Cisalpina.
Un'altra linea, segnata nell'Itinerario Antoniniano, distaccavasi dalla Flaminia, a Vocerà, e piegando bruscamente ad est attraversava l'Apeimino a Prolaqueum (Pio-raco), o quindi per la valle del l'otenza giungeva a Septempcilu (San Severino) c di qui ad Vncona. L'odierna via nazionale da l'orna ad Ancona piega ad est di Foligno (l'ul-gineum) e passa V Spennino tra Foligno e Camerino, per discendere a Tolentino, nella valle del Cliienti (Flitsor).
Numerose sono le antiche città dell'Umbria; ina di queste poche oggi mantengono mia grande importanza. \d occidente erano: Ocriculmn (Otricoli), Nanna (Narra), fulerunmu (Terni), Antcriu (Amelia), Tuder (Todi), Bpoletinm (Spoleto), Treba (Trevi), Weminia (IVvagna), Ilispelìum (spello), Assisium (Assisi), Anta, Tìfermtm Tibcriitum (Città di Castello), Iguiium (Gubbio), Stireria(Uocera), Ad oriente: Camerinuin (Ca-nicrino), l'rohiqucum (l'ioraco), Pitulmii (L'iolo), Mutilka filatelica), Sentinnm, Atti» (Unni, Tuftaun. Snasa, Galles (Cagli), Urbinum Hortense (Urbino), Forum SemproHÌi (Fossonibrone), Tìfermtm Metuuretise (Sant'Angelo in Vado), ecc. Lungo le coste
Geologia. — L Tf.rrf.xo giure»:. Il tratto dcH'Àpennino centrale che attraversa la regione umbra consta nella sua parte settentrionale intieramente di formazioni eoceniche, di carattere essenzialmente arenaceo.
All'altezza di lìorgo San Sepolcro tutto ciò muta, perchè le formazioni calcari della creta e del giura, che già cominciano ad affiorala al nord-est di Urbino, sottentrano a costituire la zona centrale della catena, rigettando ai lati i terreni [(ili recenti e sollevandosi ad altezze sempre maggiori. I calcari giuresi limitansi però ai tre importanti gruppi di monte latria, monte Pennino e monte Yetere. Il colle a nord di Gualdo Tadino, per cui passa la ferrovia da Foligno ad Vncona, separa il primo dal secondo e questo, a -uà volta, è separato dal terzo, che è quello dei monti Sibillini, dal colle per cui da Foligno si passa a Camerino. Questi gruppi di monti sono diretti dal nord-ovest a sudest. Vltri gruppi si scaglionano parallelamente ad essi, lungo ambedue i versanti ; ma specialmente sul versante occidentale, formando i inoriti di Perugia, di Spoleto, di Terni, di Amelia, e parte della catena sabina, al nord-est di Roma. A questi si appoggiano dei contrafforti di rorcie cretacee ed eoceniche e tra i contrafforti si distendono le argille eie sabbie del pliocene. La configurazione dei monti, sino al punto dove cominciala catena sibillina* è generabili lite quella di anticlinali regolari; ma ili quel punto la stratificazione perde la sua regolarità, la vòlta si è spezzata e si osserva una serie di salti, per cui i terreni recenti vengono ad urtare direttamente gli antichi.
La formazione sedimentare più antica è un calcare massiccio del lias inferiore, non stratificato, a tinta chiara; al monte Vettore ha un aspetto dolomitico; ai monti Catria, Nerone, assume la forma ooliti® e pisolitica. Questa formazione costituisce il nucleo di tutte le olissi di sollevamento Non contiene di fossili che alcuni piccoli gasteropodi ed alcuni bivalvi non determinabili, ad eccc/.ione della ¦Pmi&momyu Jm«s. VI lias inferiore succede un complesso di calcari ben stratificati, che contengono in abbondanza dei nuclei di selce e sono assai fossiliferi. Fra i fossili i tre ammoniti DuvmifSow^Algo-riaiìHS, Opp., licgmzoni, llaner, la Sjjirifcrina rostrata, Sow., e la Ptjnchomlla snbtìe-cii&Sttita, Mnust., accennano al lias medio; ma d'altra parte l'abbondanza degli ammoniti