Perugia
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concordia c la paco in Roma, nella chiesa di Santa Maria in Transtevere, e fn convenuto che, pur restando la città sotto la protezione e giurisdizione pontificia, non dovesse però patire vincolo d'imposte reali o personali, ili sussidi, ecc. Questi patti e capitoli furono solennemente firmati dai cardinali, da una parte, e dagli ambasciatori perugini dall'altra e furono riconfermati, nel 1121, poi da .Martino V,da Eugenio IV, Con-
dulmero, e si osservarono __ _ _________
sino al pontificato «li Cle- '
inente VII. Però Paolo III, g^yy^
di Casa Farnese, nel ir»IO, I
sotto pena di ribellione, -W5* = ¦ c isfi^P
di interdetto, di confisca V^I^^^L^Éjt^^^-^.K-»--.•''_ , ' .j 'T-B.
dei beni, di privazione dei ^ - ^
priviloffi. atfsrra vòolr iv mi- sj sura gli Stati della Chiesa, alimentando straonlina-riainente il dazio sui sali. Invano Perugia, che tro-vavasi allora in disagi ed in Strettezze economiche, chiese l'esenzione da tali aggravi, e temendo naturalmente l'ira del papa, si accinse alla difesa, affidandola al cittadino Rodolfo Paglioni. A questo furono aggiunti altri venticinque nobili cittadini, eletti cinque per rione, quali capi e consiglieri dì lineri a. Ma le milizie pontificie, capitanate dallo stesso nipote di Paolo III, Pier Luigi Farnese,ebbero la vittoria. La città fu dal papa interdetta, privata
«lei magistrati e furono _________ _ ______,
fatte demolire circa ottocento case, tra cui quelle 2- - Pc,u-;a : Arco di plta Susomin. dei Paglioni e di altri nobili. II papa stesso die incarico al Sangalli) di edificare un fortilizio, clic dal suo nome si disse forte Paolino, e sulla cui fronte leggovasi l'umiliante iscrizione che quel forte era stato eretto ad roercendum l'erusinonim auduciam.
Morto, nel loV.t, Paolo III, successegli Giulio III, il quale, pochi anni appresso, reintegrò nei loro diritti i magistrati e la città. Della riconoscenza dei Perugini verso questo papa è ancor oggi testimone la statua in bronzo erettagli nella piazza del Duomo. 11 Consiglio dei (VX* cittadini non fn però più restaurato; ma nel I5'J1 il cardinale Pinelli, legato pontificio, sostituì un Consiglio di 40, pur questo, in breve volger d'anni, trascurato e negletto. Gli ultimi avanzi delle antiche istituzioni civiche scomparirono colla dominazione francese, cui Perugia soggiacque al cominciare ili questo secolo.
Notevolissimi furono gli a\u milienti (lei IslS. Per tumulto eli popolo fu smantellata la rocca Paolina, all'istessa guisa che i Perugini, nel 1375, avevano atterrata la