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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'i l'arie Terza — Italia Centrale
   cittadella, eretta per ordine di Gregorio XI sul monte di porta Sole. Restaurato il Governo clericale, fu dato mano alla ricostm/ione della rocca e si proseguì in tali lavori sino al settembre del 1800, allorché entrarono trionfanti in Perugia lo truppe di Vittorio Emanuele Jl, comandate dal generale Manfredo l'aliti. Le milizie papali, sotto la condotta del Lanioririère e dello Schmid, si arresero, ed il vessillo saltando .sventolo glorioso pei la città, che ebbe per primo regio commissario il marchese Gioacchino Popoli, di Bologna.
   Giace la città sii colle auienissinio, fra i 400 e i 500 metri sul livello del mare, ed alle varie alture del colle corrisponde un rione. Perugia è ancor oggi, come nei tempi niedioevali, divisa in cinque rioni, o quartieri, denominati: porta SanC Angelo, porta So!?, porta Susanna (fig. porta Eburnea, porta San J'ielro. i monumenti di antichità classica, niedioevali, della Rinascenza, fanno di Perugia una delle città più ragguardevoli ed illustri d'Italia. Li descriveremo rapidamente, secondo l'ordine cronologico, cominciando dalle meravigliose ed imponenti
   Urna inbiclir etnische. — In gWStin aliYccel-lenle conservazione di queste, i,i forni;) Mia nttiì può ancora agevolmente Iracciari. trilline poche e brevi binine. ! massi di IraviTlino, clic, le coaipoiigontf j raggiungono spesse volti; le dimensioni di ili. l.!IÒ (li lunglrezza e ni. O.fil di altezza. In alcuni punti la cinta elevasi sino all'altezza di olire ni. Il punto in cui appariscono in tolto il loro severo ed imponente aspetto, è a piazza Gì iniann, ove iiiantiensi ancora intatta lina delle porte urbicho! Qui le mura l'orinano due grandi avancorpi, a ino' di torrioni ipiadrali, eretti a prolezione della porta. Al disopra dell'arco è una decorazione a guisa di triglifi e di nietope, ornate i,iieste di scudi circolali, a rilievo (filli E opinione di alcuni senltoi'i locali, clic ipiesla distruzione» singolare e maestosa più di quello die sia consentito per ima porta di città, fosse stata eretta per tpislfiic scopo coni -memorativo; ed all' iscrizione, coiiiineinoraliva del monumento in parola spetterebbero, a giudizio dell'erudito conte G. 1>. lìossi-Scotti, le lettere etnische, alte ni. 0.2(1, che veggonsi incise in alcune pietre poste ni opera in un mino posiei'iui niente coslnnto, a destra della porta. ' Uipiisliiiala la cittì sotto gli auspicai ili Cesare Uignsto, come dicemmo nei cenni storici, e ri iiarala anello la porla etnisca , fu inciso liei-antico sesto dell'ai co, a lettere cubitali, avgvsta im'.nvsia, ragione, per tiri fu poi volgarmente appellato arca di Angusto. L'altra epigrafe, clic
   orna la fascia orizzontale supcriore dell'arco, reca: c.oi.oma viiìiv e licorda l'epoca di 1 reho-niano Gallo, oriundo di Perugia.
   (ìli altri avanzi, più notevoli, delld mura nr-liiclie, sono(,iiclli della poi la 1/ftraS die vcdoiisi neirinleriio del baluardo dell'ex l'urte Paolino, e clic rispettati dal Sangallu, architetto del forte, furono infissi nella scalpala del iniiraglioiic.
   ili via Sani I nolano sono gli stipiti di altra porla (Iella città etnisca, sui quali fi:l poggiata poi la porta inedioevale, ad arco acuto, lu via Honlcnipi ninnile il sesto dello Stipite sinistrò di altra porla, d'accurata costruzione.
   Notevoli eil estesi sono anche i traiti delle mira, ad oriente, sui (piali sono edificati i palazzi del Capitano del pupillo e sj;li annessi edilizi. La piazza stessa denominasi del Nn/»/«//»»•», perchè anch'essa, in parte, fondala sull'antica cinta etnisca.
   Poco noli sono i inoinimoiif- di Perugia romana; ma può dirsi che non v'ha luogo della r i Uà ove, scavallilo, non i invengaiis avanzi di opero romane.
   Oltre a varie iscrizioni e frammenti ili sculture, vuoisi ricordare, in primo luogo il grande mosaico esistente nell'orto annesso alla chiesa parrocchiale di Sani Hisahelta : inleressaule opera romana scoperta nel I8(i. Uappresenla Orfeo che cui svono della cetra tillrae tt sé le fiere. l'orse in queste vicinanze esistevano le auliche terme.
   La città, come abbiamo detto, distendesi su di vasto ed elevato colle, dal quale godesi 1 intera vista della vallata timbra e delle circostanti regioni. Ampie e pulite sono le vie e le piazze, e segnatamente elegante ed incantevole la parte attraversata dal corso Pietro Vannucci, che stonilesi dalla piazza del Duomo alla Prefettura. Dalla piazza \ it torio Emanuele l'occhio spazia liberamente fino ai colli di Todi, di Chiusi ed al monte Amiata, che da lungi eleva la sua azzurra cima. Monte Malbe ergesi a nord-ovest ed impedisce che da Perugia godasi l'amena veduta del Trasimeno. Dal colle di porta Sole scorgonsi le alte cime degli Apennini, sulle (piali spiccano le vette dei monti Cucco e Catria. Maraviglia addirittura è la veduta che godesi dalla pubblica passeggiata detta