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l'arie Terza — Italia Centrale
(11 scuola perugina, esegnila per consiglio della beata Colomba da Rieti. Ma il singolar monti-inenlo della chiesa è il cenotalin di papa Benedetto XI (ligg. 10-11), eretto dal cardinale Nicolò da l'i ato, nel 1304.ed uno dei capolavori di Giovanni Pisano. Ila line decorazioni marmoree ed ornati in mosaico, giusta la maniera clic appellasi
Fig, 10. — Perugia: Cenotafio ili Benedetto XI, nella chiesa di San Domenico (da fotografia di Alinaiu).
cosmatesca. Fu qui trasportato, nel 1700, dall'antica chiesa, oggi ridotta a magazzino. A destra di questo monumento, per una piccola porta, entrasi nella cappella di Santa Caterina, ove possono vedersi resti di affreschi di Taddeo Bartoli. Elegante è i' monumento del vescovo Guidabili, eseguilo nel 1429.
Nell'abside è il coro, con doppio ordincdi seggi, finamente intagliati dal 1470 al 14158 dai maestri Crispolto da Bellona, Pohmante della Spina, Giovanni Schiattò, ed Antonio ila Merealello.
Ma ciò che maggiormente colpisce il visitatore, 6 il grande fineslrone gotico con invetriala dipinta, aperta nell'abside, e della superficie di 182 metri quadrati. Nel sesto acuto è rappresen-
tato il l'inìre. E tarmi con sei cherubini, profeti ed evangelisti. Il quadrilatero del finestrone comprende, in quattro ordini, le ventiquattro figure intere dei seguenti santi, aita ciascuna circa m. 3 e larga 1.
Primo Online. — San Pietro, San Giacomo Maggiore (presso il quale è una figura inginocchiala rappreseiitanle il Gruiiuni, committente dell'opera), l'arcangelo Gabriele, l'Annunziata, San Giovanni Evangelista, San Paolo.
Sef.on(io Ordine. — Salilo Stefano, San Pietro martire, San Costanzo, Sant'Ercolano, San Domenico, San Lorenzo.
Terzo Ordine. — San Tommaso d'Aquino, Sant'Agostino, San Gre-gorio, Sant'Ambrogio, San Girolamo, un papa domenicano, forse Innocenzo V o Benedetto XI.
Quarto Ordine. — Santa Lucia, Santa Dorotea, Santa Maria Maddalena, Santa Caterina vergine e martire, Santa Caterina da Siena, Sant'Agnese. Seguono le figure di dodici santi fondatori di ordini religiosi, poi le storie di San Giacomo maggiore, e due stemmi dei Grazialo di Perugia, e finalmente l'epigrafe, dalla quale rilevasi che il lavoro fu compiuto nel 14 H da Bartolomeo ili Pietro, da Perugia, dell'Ordine dei predicatori. Ebbe cosini un aiuto in Mariotto Nardi, fiorentino, come ne fa fede la scritta nel manto di S. Caterina vergine e martire. L'insigne monumento fu restauralo di recente dal chiaro pittore perugino Francesco Moretti.
Interessante è pure la cappella del Rosario, contenente statuette ed ornali in terracotta, di A. Docci. L'affresco fu eseguito nel 1867 dal Bruschi. La tavola nell'altare della sagrestia òdi scuola fiorentina.
Chiesa di San Pietro. — Prima di giungere a questo interessante tempio, si passa la porta San Pietro (fìg. 12). Questo grandioso ingresso alla città rimase disgraziatamente incompiuto. Veggonsi lateralmente due avancorpi, muniti di pilastri con in centro due lineassi sui quali dovevano collocarsi delle scolture. La fronte é ornata con una fascia, o festone, di foglie legale da liristi i ed all'esterno da una fascia di rosoni e scudi. Ai lati del seniieireolo, entro due fonili eireoseritli da cornici, dovevano figurare due busti ; e sopra una bella cornice principia la trabeazione. Da un istromenlo sappiamo che la costruzione di questa porta fu allogata nel maggio del 1473 ad Agostino di Duccio, fiorentino, che