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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   31 -4 Parie Terza
   — Italia Centrale
   c nell'intradosso dell'arco, l'emblema del liat-lisla e le figure dei Salili l'idra, Francesco, Giovanni Ballista e Sebastiana, opera assai ben condotta da Tiberio di Assisi.
   Chiesa di rimila. — L'abside e l'ingresso laterale ricordano il XII secolo. NcH'inlerno, sono da vedersi, nell'abside, I affresco del Calvario, opera del XIV secolo.
   11 territorio di Montefako è assai fertile, specialmente di ulivi, il cui frutto forma uno dei più abbondanti capi di esportazione. Abbondano anche i cereali ed il vino. Rinomati e frequentati sono i mercati che vi si tengono settimanalmente.
   Uomini illustri. — Tra gli uomini eccelsi per pietà e santità di vita sono da annoverarsi i Ss. Fortunato e Severo ; la beata Chiara; la beata Partolouiea; le beate Illuminata e Chiarella, i cui corpi conservansi nella chiesa ili Sant'Agostino; la beata Giovanna, fondatrice, nel secolo XIII, di un conservatorio di derelitti; il beato Anselmo, vicario generale di Innocenzo Vili; Antonio Bennati, giureconsulto, per probità e dottrina insigne chiamato il padre della patria; Bonifacio de Cuppis, caro all'imperatore Venceslao; Ottavio Senili, senatore di Roma, sotto Giulio II; Pergentile Senili, nunzio di Sisto IV presso Michele Corvino re d'Ungheria; Francesco Maria Passeri, giureconsulto stimato, prescelto dalla Repubblica di Venezia alla reggenza dell'isola di Cipro; Pietro Montefalchio, dotto archeologo; Sante Sanzio e Achille Egidi, medici peritissimi, il secondo autore anche della Clareide, poema latino, dedicato ad Urbano VIII e stampato a Lione nel 1G31; Nicolò da Montefalco, poeta di buon nome, ricordato dal Crescimbeni; Francesco Melanzio, distinto pittore, allievo del Perugino e detto quindi, per antonomasia, il Discepolo.
   Nelle anni si distinsero: Benenato Corcorone, cavaliere di Federico II; Gianlucido Benenato, capitano di Francesco 1 e di Clemente VII, quindi sotto i principi di Savoia; Lucautonio de Cuppis, prode capitano sotto i Medici, annoverato tra i difensori di Roma, al tempo del sacco del Borbone, e vaili altri.
   Coli, elett. Todi — Dioc. Spoleto — P2 e T. locali, Str. ferr. a Foligno.
   Giano dell'Umbria (1807 ab.). — Comune situato a 547 metri di altezza e distante 21 chilometri da Spoleto e 10 da Montefalco, composto di mediocri fabbricati. Nulla v'ò di notevole nel paese all'infuori di due castelli di antica ed originale costruzione. Il territorio è in gran parte in collina, e i prodotti consistono in vino, olio e cereali.
   Coli, elett. Todi — Dioc. Spoleto — P2 locale, T. n Montefalco, Str. ferr, a Foligno.
   Mandamento di NORCIA (comprende 2 Comuni, popol. 13,125 ab.). — Territorio montuoso all'estremità orientale della provincia umbra, confinante con le Provincie di Macerata, Ascoli Piceno ed Aquila, da cui le separa la catena dei monti della Sibilla ncll'Apcniiiiio centrale.
   Norcia (9994 ab.). — Cenni storici. Norcia (Nursia) fu città dei Sabini, benché assai vicina agli Umbri, secondo è attestato dagli antichi scrittori. Livio scrisse: Umbriae oinnis ager et praeler hos Nursini et Reatini et Amiternini Sabinusque omnis wjcr milites polliciti, xxvm, 45,19 (Cf. Plutarco, Seri., 2; Dion., xlvui, 13 (e'v nóX« N«566w«); Plinio, li. ìV., ni, 12, 107; Siuo, vili, 4-18; Tolomeo, m, 1, 55). In età più tarda fu collocata nel Piceno (cf. Servio, ad Aen., vii, 715). Come gli altri Sabini, quei di Norcia divennero cittadini romani alla fine del secolo V di Roma; ma l'ordinario diritto di cittadinanza 11011 ottennero prima della guerra italica e solo in tempo posteriore Nursia divenne municipio. La città stessa, in regione alpestre, di clima assai freddo, fu chiamata da Virgilio (Aen., vii, 715) frigida Nursia e Silio (vui, 41s) la disse Inibitala pruinis Nursia. E por essere situata lungi dalle vie consolari principali, non trovasi menzionata negli Itinerari.
   La prima menzione che se ne abbia nella storia è al tempo della seconda Guerra Punica (205 a\, C.), essendo una delle città che somministrò volontari per l'annata di