Terni
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ad un tempio, mentre altri scrittori la ritennero una sala termale. Presso l'arco di Santa Chiara sono i ruderi attribuiti al teatro. Finalmente, nell'orto dell'Episcopio, in parte confinante col pubblico passeggio, sono i grandiosi avanzi dell'anfiteatro, che secondo gli studi dell'ingegnere Riccardi risulta del diametro maggiore di in. 9G.50, quello dell'arena di m. 52.18, e fu calcolato che potesse contenere circa 10,0(10 spettatori.
Un'interessante raccolta di antiche sculture e di iscrizioni è stata in questi ultimi anni formata in quella parte del palazzo Comunale, che fece parte dell'antico mercato coperto, opera del XIII secolo. L'ordinamento e la direzione della raccolta fu a Iti datta al eh. prof. E. Sconocchia, bibliotecario e conservatore degli antichi archivi del Comune. Tutte le iscrizioni saranno tra breve edite nel voi. xi, p. 2, del Corpus Jnscriptionuni Latinarum, compilato dal prof. Eugenio Borinann, per cura dell'Accademia di Berlino. Oltre ai detti resti pagani, conservansi nel Museo frammenti epigrafici e sarcofagi cristiani, di notevole interesse.
Gli edilizi principali della città di Terni sono:
Chi usa di San Francesco. — Fu modellala sullo stile della chiesa superiore di Assisi, e pare fosse edificata nel 1205. L'ingresso principale è decorato di ricca cornice dalla quale sì dipartono fasci di colonnine, ad ornato degli stipiti, con capitelli di semplice fogliame. Nel 1445 furono aggiunte due navi laterali e 1 antica chiesa fu ridotta a navata cenlrale. Odi ingressi minori furono aggiunti nel 1532, conte indica l'iscrizione incisa nel fregio della porta destra. Il campanile, di elegante e maestosa architettura, fu disegnato da Antonio da Orvieto, nel 1145. Nel secondo ordine sono quattro finestre archiacute, divise da colonnine, e finestre simili, binate, apronsi nell'ordine inferiore.
L'interno era in origine, come abbiam detto, ad una sola nave, alla quale si aggiunsero olio cappelle, delle quali rimane soltanto una a destra del presbiterio. Alla prima costruzione spetta forse anche il pulpito, di pietra grigia, che vedesi nel pilone della nave sinistra. — Crociera sinistra : fu architettata nel XVI secolo e decorata profusamente di stucchi. Gli stucchi rappresentano Fatti delia Bibbia e la Storia dì Sant'Eletta e di Costantino; nel dipìnto che occupa la parete destra, in basso, lesgesi: Opus Sebastiani Fiorii arre-tini. MDLXXV. — Nell'altare della cappella e un magnifico rcliquario di argento, balzato a cesello, in gran parte rifatto; ma di antico rimane la parie inferiore della tazza che conteneva la reliquia, la base e la palla : opera del \\ secolo. - • Nella cappella aggiunta alla crociera destra sono affreschi, rappresentanti : la Nascila dì Cristo, e nella parete «li centro è una bolla tavola a tempra, racchiusa da ricca cornice. Nel sesto, o timpano, è Dio benedicente con Angioli ai lati : sostengono la trabeazione tre cerchi di portico, nei quali sono dipinti i Santi Antonio, Valentino, Anna, Bernardino, Sebastiano, Santa Monaca, Francesco e Lodovico. — Nello spazio centrale è la Vergine in seggio, con Gesù. Nel gradino del seggio 6 scritta la data 1485 ed il
nome del committenle. Sul basamento è rappresentato : il Presepio, l'Epifania, il Calvario, la Resurrezione e la Discesa di Cristo al limbo. Il Guardabassi credè di riconoscere in questa pittura la mano dell'Alunno.
Nella cappella che è a capo della nave sono da osservarsi alcuni affreschi restituiti alia luce merce la cura dell'ingegnere Faustini. Nella parte sinistra è rappresentata la Liberazione delle anime dal Purgatorio, la Discesa di Cristo nel limbo e le Pene del Purgatorio. — Parete di centro: la Gloria del Redentore e nel dipinto inferiore prosegue il medesimo concetto e vedesi la figura di un magistrato, di un frale e di una monaca, forse i ritraili dei committenti e quello del loro prozio Giovanni Paradisi. La data reca l'anno MCCCL .... Ai lati dell'altare sono gli stenimi della famiglia Paradisi, — Nella parete destra vedesi dipinta la Caduta degli Angeli, e l'Inferno. Parve al Guardabassi clic tali pitture debbano attribuirsi a miniatori umbri.
Chiesa di San Lorenzo. — La parie destra, all'esterno, conserva il tipo delle costruzioni del XIII secolo, come pure l'abside. Le aggiunte posteriori furono costruite nel 1013. Nell'interno è solo da osservarsi la tela ad olio, al secondo altare della parete sinistra, in cui è rappresentato il Martirio di San Biagio, bella opera che ricorda la maniera del Guerrino.
Chiesa e Co mento di San l'ielro. — La chiesa rimonta al XIV secolo, e di quest'epoca restano l'abside, il campanile, lino alla prima loggia, il portico superiore nell'annesso chiostro. Nel Cinquecento fu aggiunto il loggiato terreno del primo chiostro, (/ingresso della chiesa non conserva di antico che una pietra sopra l'architrave, nella quale è scolpilo Cristo seduto, in allo di benedire, lavoro di buon scalpello, eseguito nel XV secolo.
Nell'interno è da notare: al primo altare della parete sinistra, una tela ad olio, rappresentante un Miracolo di San Tommaso da Villanmt, opera