Terni
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nuovi emissari, acciò le acque del Velino potessero avere più libero esilo. Opnonevansi a ciò i Ternani e quei di Narri, temendo clic nella piena le acque del Velino, congiunte poi con quelle della Nera, arrecassero inondazioni nella valle ternana. Colla riapertura del canale Cuciano, clic dopo i lavori di Clemente Vili prese nome di cavo dementino, non fu provveduto ancora al bisogno, poiché la piena straordinaria del Tevere, avvenuta nel 1000, avendo messo in tumulto la città di Roma e dandosene le conseguenze all'emissario Clementi no, fu dovuto costruire si ponte dello liegolatore, nell'intendimento di frenare il soverchio alllusso delle acque del \ elino durante il periodo delle piene. Di quest'opera 6 ricordo in una lapide collocata alle Marmore, presso il detto ponte Regolatore.
L'acqua del Velino precipita nella sottoposta vallata por un'altezza di circa 100 metri, dei quali quasi m. 80 con cascata a piombo ed 80 con cascatelle. Lo spettacolo è dei più imponenti, e, al dire del lìyron, orribilmente bello (Child. Harold's I'ilgrimage, c. 4) 11 poeta medesimo lasciò scritto, che due volte visitò la cascata delle Marmore, in epoche diverse ; uria volta dall'alto del precipizio, l'altra dal fondo della valle. Questa seconda veduta è assai preferibile alla prima. Aggiunse inoltre, clic, vista dall'alto o dal basso, supera tutte le cascate e torrenti della Svizzera, messi insieme. Lo Stau-bacli, il Pisse Vaehe, la caduta di Arpenaz, ecc. sono ruscelli in confronto di questa. Le molecole aeree, contro le quali urta la colonna acquosa, li spazzano, la sminuzzano per modo, che pare scendano, una appresso l'altra, diverse masse di candida lana. Le materie calcari contenute dall'acqua formano pietre-spugne, di vago effetto, stalattiti enormi e ricoprono la vegetazione di strati calcarei, di incrostazioni bellissime.
Un perenne e rimbombante suono accompagna il vorticoso precipitare del fiume che copre di candida spuma le scogliere, e per l'impeto l'acqua
Gli edilizi ragguardevoli, nei dintorni
Chiesa e Convento di S. Maria delle Grazie — Della primitiva costruzione rimase intatto l'ingresso, nel cui architrave è una terracotta con il monogramma di Cristo, quale fu adottato da S. Iiernardino. Nelia parie superiore delle imposte della porla leggesi la data 1488. La lunetta sopra l'ingresso contiene un affresco, creduto di Nicolò da Foligno, rappresentante Gesù benedicente, con Maria, San Francesco e San Iiernardino.
Nell'interno, all'altare della seconda cappella, è una tela ad olio, rappresentante il Presepe, e dietro è un vaghissimo paesaggio, opera di Domenico Al fan i, quasi una riproduzione della tavola esistente nella Pinacoteca di Perugia. Nella pa-
risele e delle ultime stille si compone un vapore nebuloso che sempre irrora l'ampia vallata e ì circostanti colli Qui la rifrazione dei raggi solari produce le iridi, clic, variamente incrociandosi, rallegrano dei loro smaglianti colori questo tetro e sublime spettacolo.
Nel 1808 furono fatti degli studi par trasformare e trasmettere al piano di Terra la forza della cascata o mediante l'aria compressa, o con trasmissione telodinamica, ma non ebbero pratica applicazione. La Società dell' Acciaieria ha recentemente data la soluzione pratica di questo problema, col prelevare direttamente dal Velino, al ponte Regolatore, l'acqua occorrente per forza motrice, portandola con conduttura forzata sino all'Acciaieria. Con 5 metri cubi d'acqua al minuto secondo realizza una forza nominale di circa 10,000 cavalli
Singolare, per le condizioni topografiche ed aitimeli iclic, è anche il corso della Nera, che fa seguito alla cascata delle Marmore. La sua portata, dopo di essersi arricchito delle acque del Velino, è di circa 90 metri cubi al minuta secondo. Dalla Nera si trasse quindi profitto perle industrie, derivandosene canali, a scopo agricolo ed industriale. Rispetto all'altezza, i due canali più importanti sono: a destra, il canale Scrsi-monM ed a sinistra il canale Cervino, entrambi di origine romana. Rispetto a grandezza il canale più importante ò il Nerino, recentemente aperto per cura del Municipio di Terni, in servizio della R, Fabbrica d'Armi e di altri stabilimenti ed opifici. Porla 27 metri cubi di acqua al minuto secondo, presa a metri 135 di altezza.
Quanto al canale Cervino, gli storici rie attribuiscono il merito all'edile Caio Dessio, ed avendo il cariale principio nella villa di Cervano Proculo, prese il nome (fi Cervino. Dicono che l'acquedotto corra dentro il monte, per otto statili circa. Plinio e Tacito ricordano l'uso di questi canali per l'irrigazione della ubertosa pianura di Terni,
di Terni, sono:
rete sinistra del presbiterio è una tela con la Deposizione di Cristo, lavoro di scuola fiorentina pel XVI secolo. -— Nel centro dell'abside è un Crocifisso, scultura in legno del XV secolo. Inforno ò una tela rappresentante due Angeli in atto di raccogliere, entro ampolle, il sangue che sgorga dalle mani del Cristo; in basso sono la Vergine, la Maddalena, San l rancesco e San Giovanni: bella opera dello Spagna. Bla oggi questo dipinto è stato trasportato nel palazzo del Comune. — Nella parete destra del presbiterio ò un'altra tela ad olio, rappresentante Cristo che ascende il Calvario e si incontra con la Veronica, lavoro di scuola toscana. — Nel secondo altare