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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   dall'archeologo perugino Orioli. Altri avanzi di simile costruzione osservarsi nella via di Sant'Antonio, salendo a sinistra, entro l'abitato.
   Cesi, grossa e ben costruita borgata, ha i seguenti edilizi degni di nota:
   Chiesa di Sant'Andrea. — Nello stipite sinistro della porta d'ingresso fi, un bassorilievo rappresentante una clava ; a destra sono tre franti di antiche, urne romane. Nell'architrave leggesi una lapide del UGO.
   Chiesa di Sant'Angelo. — Vuoisi che la prima costruzione rimonti innanzi al 101)3 ; ma fu interamente riedificata nel XIV secolo. Nell'interno, presso la parete d'ingresso, veggonsi due sarcofagi romani. Nel secondo pilone della granile navata una tela ad olio, rappresentante Cristo, ed ai lati Sani'Antonio e San Giovanni Battista, e solto leggesi: Opus Berardini Coldarclii de Borilo. Nell'altare della seconda cappella fi una tela, con la Vergine, in trono, Gesù e varii Santi, scuola di Gherardo da lieti.
   Chiesa della SS. Annunziata. — Paoluc.cio dei Trinci, signore di Foligno, ottenne quest'eremo da papa Gregorio XI, nel 1373, ed a proprie
   spese ampliò poi chiesa e convento. Nella cappella di San Francesco, presso la chiesa, fi. lina tavola a tempra, nippresenlante la Passione di Cristo, opera accurata di scuola senese.
   Chiesa ili Sant'Antonio. — Nei ruderi della vecchia chiesa, notasi uri affresco della Vergine in trono, col Figlio e Santi, opera di scuola umbra, del 1400.
   L'abside, con vòlta a crociera, è ora ridotta a magazzino. Gli affreschi delle vele e delle pareti non offrono alcun interesse.
   Chiesa di Santa Ilaria —Nella parete sinistra è un affresco della Vergine, eseguito sulla maniera di Raffaello da maestro Tommaso da Cortona (IT) 10).
   L'affresco della Vergine in trono, con Gesù, nel primo altare, devesi al pittore narnese Paulelli. Nella sacrestia conservasi una tavola, con San Gerolamo nel deserto, sulla maniera del Maziano.
   Notevole è pure il palazzo dei Cesi, duchi di Acquasparta, non solo per l'ampiezza, ma anche per le belle forme architettoniche.
   I dintorni di Cesi producono olio, cereali e vino. Fa oggi parte di questo Comune la piccola borgata di Portarla (470 in.), distante 7 chilometri.
   Hiri.iografia. — Coni elori Felice, Memorie istoriche delta Terra di Cesi. — Anonimo, Risposta alle Memorie istoriche della Terra, di Cesi, raccolte da monsignor Felice Cautelari, in quello riguarda Vinteresse di Casa Cesi. Napoli 1C76. — Contelori, Antirisposta apologetica. — Gliisotti Gio. Giuseppe, Lettera sulle Grotte Eolie di Cesi.
   Coli, elett. Terni — Dioc. Spoleto — Ts locale, T. e Str. ferr. a Terni.
   Collescipoli (2230 ab.). — Villaggio distante 4 chilometri a sud-ovest da Terni, edificato su di una collina, a 238 metri sul mare. Alcuni scrittori pretesero che il nome di Collescipoli sia derivato da Colle di Scipione, attribuendo la fondazione del paese a Publio Cornelio Scipione, allorché nel 554 di Roma tornò vittorioso da Cartagine. Ma in ciò non v'ha ombra di vero.
   II paese conta molti e buoni fabbricati, fra cui i seguenti:
   (IIIics» di Santa Maria .Maippore. — Fondata, rome ne, attesta un'iscrizione, nel 1454, li) pero interamente rinnovata nel 1730. Le belle sculture che ornano l'ingresso fnrono eseguite nel 1515. bell'interno, parete sinistra, terzo altare, è mia tela ad olio, con la Flagellazione di Cristo, copia del fiuercino. L'aitar maggiore è decorato di pregevoli marmi. L'organo, riccamente dorato, ha pure quattro paesaggi su tela, ad olio, lavoro ili scuola romana della fine del Seicento. — Parete destra : al primo aliare, nel timpano, fi nn Padre Fjerno. dipinto dal cav. d'Arpirio. Nella cappella della sacrestia conservasi un ilfresco ili scuola umbra del XVI secolo, rappresentante Marni con Gmì. Tra i due armadi fi una tela cori San Giovanni Ballista, e vi si legge: Livius
   Agresto,<ì foruliviensis fucieliat. È anche da vedersi nn bello antifonario con istorie ilei Nuovo Testamento, miniate con molta cura e buon gusto, nel XV secolo.
   Chiesa di San Mrolò. — Fu edificata nel XV secolo, ma di quell'epoca non rimane che. il solo campanile. Nell'abside fi un alfrcseo, trasportatovi, rappresentante San Nicolò di Bari, con ai lati San Michele e San lìnceo, e in alto Vltirnro-nazione della Vergine: lavoro ili uno scolaro dello Spagna. Gli intagli, iti legno, del coro furono esegniti nel XVII secolo. Nella sacrestia <*¦ una bella croce in lamina ili argento, cori bassorilievi alzati a cesello e smalli, opera del secolo XV.
   Chiesa di Santo Sudano. — Fu eretta ai piedi della collina con le pietre tolte ad un antico edilizio.