Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Perugia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (326/360)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (326/360)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   31 -4 Parie Terza — Italia Centrale
   A poca distanza dal paese fu recentemente costruito uno stabilimento termale, alle sorgenti della rinomata acqua minerale detta di San Gemini, e vi si accede per l'ampia e comoda via provinciale Flaminia. La posizione è delle più incantevoli, dominandosi tutta la vallata della Nera, popolata di case e di oliveti. I monti Mariani dal lato di nord-est, coperti di elei, dal verde cupo e perenne, rendono più pittoresca la posizione di questo stabilimento. L'acqua venne scoperta sul principio di questo secolo e venne usata, a scopo salutare, lino dal 1820. 11 celebre chimico Purgotti ne fece la prima analisi e l'uso ne venne approvato dal Collegio medico di Roma, il 22 giugno del 1818. Dal 1889 cominciò ad essere diffusa grandemente ed il suo credito può ornai dirsi assicurato. L'acqua è della temperatura di 16° e contiene bicarbonati di calcio, di ferro, di magnesio; cloruro di sodio, di magnesio, di potassio, di litio; solfato di calcio e di magnesio, ecc. 11 territorio è fertile di olio, vino, cereali e gelsi.
   Uomini illustri, — Diversi uomini illustri fiorirono in San Gemini, e nobili ed antiche famiglie furono quelle dei Milanesi, Genuense, Lamperiiii, Alvi, Terzi, Fabi. San Gemini ebbe anche un'Accademia letteraria, detta dei Nuvolosi.
   Coli, elett. Terni — Dioc. Narni — P3 e T, locali, Str. ferr. a Terni.
   Stroncone (3399 ab.). — Cenni storici. Il Costanzi pretese che fosse prima denominato Castel dei Trioni e che il paese fosse sórto dopo la distruzione dell'antica Trebula Suffena. Sembra invece che soltanto verso il secolo N un gruppo di animosi si raccogliesse sul colle e vi erigesse un castello che donato nel 1156 ai monaci di Farfa, passò poscia sotto l'aita protezione della Chiesa,
   Aspre e sanguinose furono le lotte coi Narnesi per tutto il secolo XIII. Nel 1357 ì Ghibellini cacciarono dal castello i Guelii, che a lor volta lo rioccuparono, fugandone i primi. Nel 1404, avendo Andrea Tomacelli proditoriamente occupata la rocca, gli Stron-conesi insorsero e misero in fuga i soldati di lui. Nel 1463, Pio li, riedente in Roma dopo la cessata pestilenza, visita Stroncone lasciando una importante descrizione della campagna ubertosa e della posizione fortissima. Nel 1527 il paese corse grave pericolo di saccheggio e d'incendio, per opera delle feroci soldatesche che il Contestabile di Borbone aveva condotte all'assedio di Roma. Nella notte dal 10 all'I ! febbraio 1799, gli ultimi Guelfi s'impadroniscono del paese, mettono a ruba le case dei Giacobini, e raccolte le abbandonate artiglierie del Comune, si dispongono a resistere contro gli eserciti repubblicani. Dopo otto giorni di assedio fu firmata una capitolazione, che non salvò peraltro il paese da un nuovo e barbaro saccheggio.
   Stroncono trovasi su di un colle (451 in.) al sud di Terni. Tra gli edilizi, notevole è il palazzo Comunale, contenente una raccolta di medaglie e monete trovate nel territorio, nove libri corali membranacei con preziose miniature, del secolo XV, e varie interessanti pergamene. Nella chiesa di' San Francesco si venera il corpo del beato Antonio Vici, patrono, tolto dalla chiesa di San Damiano in Assisi, a mano annata, nel 1809 e riportato in patria. Graziosa e fantastica è la recente cappella mortuaria nel cimitero, architettata dal Faustini. Nei dintorni sono degni di esser visitati il convento di San Simeone, l'abazia di San Benedetto e lo speco di San Francesco.
   11 territorio di Stroncone è fertile di olio, vino, ghiande e pascoli. Dai suoi monti si cavano ottimi travertini, marmo rosso e resistenti arenarie.
   Coli, elett. Terni — Dioc. Narni — P3, T. e Str. ferr.
   Torre Orsina (375 ab.). — Piccolo villaggio, situato 11011 lungi dalla caduta delle Marmore, sulla riva destra della Nera ed a 9 chilometri da Terni. Probàbilmente il nomo derivò al paese dall'esser stato uno dei tanti feudi, nel medioevo, della potente famiglia degli Orsini. Il territorio del Comune è in pianura, bagnato dal finirne Nera e produce olio, vino, canapa, cereali e pascoli.
   Coli, elett. Terni — Dioc. Spoleto — P\ T. e Str. ferr. a Terni.