Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Perugia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (327/360)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (327/360)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Spoleto
   323
   1-jo. — Stroncone: Dettaglio di una parte del paese, detta Fontane Vecchie (da folfigt, Angelici).
   Mandamento di AMELIA (comprende 7 Comuni, popol. lf>,9--8 abitanti).
   Amelia (SCOI ab.). —> Cenni sloiici Fu detta !A;/sf& ed anco da Stepb.
   Biz. ed Amcria dai Romani. Certamente fu una delle più importanti città dell'Umbria, situata a 21 chilometri da Terni e 13 da Narni, su di un colle, a 401» metri sul mare, tra la vallata del Tevere e quella della Nera, non molto distante dal punto di riunione di questi tìnini (Strac., p.227; Plin., II. N., ni, 14; Pfi u m., ni, 1, § 54; Lesto, s. (?.). Stando a Catone (in Pus,, /. e.) fu fondata 9G4 anni innanzi la guerra con Perseo, ossia 1135 anni avanti l'èra volgare; ina se a questa data non può assegnarsi un valore storico sicuro, certo è prova però dell'antica origine della città. E infatti gli avanzi delle sue mura, costruite nello stile detto poligonale o pelasgico, sono ancora a testimoniare della potenza della città, in tempi ancora remoti. Curioso è l'csservare, che il nome di A me ria non riscontrasi dura lite le guerre di Roma contro gli Umbri o solo ricorre ai tempi di Cicerone. Difatti il grande oratore, nella sua memorabile difesa di Sesto Iloscio, che ebbe i natali in Amcria, ripetutamente menziona questa città, che chiama fiorente municipio, il cui territorio, fertile di frutta e di piante di vimini, esteudevasi sino al Tevere (prò Roselo, 7, % ecc.; Virg., Georg., i, SG5). Lo sue terre vennero da Augusto divise fra i veterani; ma la città non ottenne il titolo di colonia.
   La Tavola Peutingeriana segna una linea stradale che, distaccandosi dalla via Clodia a ììnccanus (l'accano), toccava Nepi, Falerii, poi Amcria e di qui andava a Todi. Questa strada è certamente la via A incrina, ricordata anche in alcune iscrizioni. La distanza della città da lloina era di circa 05 miglia.
   Nell'età cristiana fu tenuto in Amelia un Concilio romano, l'anno 415. Sappiamo inoltre da Paulo Diacono (llist. Lmvj., iv, 8) che la città fu posseduta dai Longobardi.