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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Spoleto
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   attribuita a Federico Zuccari e vi f dipinta la Verghe in Irono, con Gesù in grembo ed i Santi Pietro e Bartolomeo. A sinistra è i! monumento del vescovo Bartolomeo Ferratini, morto nel 1534, opera dello Scalzi, Di fronte è l'altro monumento di Baldo Ferratini e sotto leggesi : Opus Ilìppoliti Senhi de Urberctcri. Nella quinta cappella conservasi ima lapide ricordante il vescovo Ruggero de'Alandosi, uè! X\ secolo.
   La torre campanaria fu eretta nel 1030 e presenta varie antiche sculture, adoperate come materiale di fabbrica. La campana mezzana 6 dell'epoca di Enrico III. Sotto questa torre sono antichissime vie sotterranee che dirarnansi ad est, in direzione da nord a sud, ed in varii punti fanno capo a grandi ambienti, e a sud, a mezzo chilometro circa fuori della città, riscontrasi l'uscita.
   Chiesa di Santa Elisabetta, - La tela all'aitar maggiore offre la Vergine col divin Figlio e Santi, lavoro di scuola romana dell'anno 1007. Il sof fitto della chiesa fu dipinto dal perugino Pietro Carattoli. L'annesso convento contiene una tavola ad olio rappresentante Maria, Gesù, ed alcuni Santi; ed una tela di scuola romana, in cui [iure è rappresentata la Vergine e i Santi
   Chiesa dei Santi Filippo e Giacomi! — Fu edificata nel 1-287, ma di antico rimangono soltanto la facciata e parte dei muri laterali, la porta ed il finestrone circolare. Tutto il resto fu rimodernato nel 17G7. L'interno ha le crociere e l'abside decorate con affreschi del Monotti, perugino. Nel primo altare, parete sinistra, è una tela, con la Xascita di Maria, di scuola aretina del 1000. Parete destra: al primo altare conservasi una tavola a tempra, rappresentante Màriitcon Gesù, opera condotta sulla maniera di Taddeo Rartoli, XVI secolo. Nella cappella di Sant'Antonio sono tre bei monumenti della famiglia Geraldini, due dei quali del X\ ed il terzo del X\ 1 secolo.
   Chiesa di San Giovanni Evangelista. — La sua costruzione data dal 1593, ma fu notevolmente ampliata nell'anno 1G03. Nella parete dell'aitar maggiore 6 una bella tela ad olio, rappresentante un Miracolo dì San Giovanni, opera attribuita al Circignani.
   Chiesa ili San liaipiii. — La porta d'ingresso ft di buon gusto, di belle linee architettoniche, eseguita nel Cinquecento, La tela con la Morte di San Benedetto, che vedesi all'aitar maggiore, è opera di ima certa importanza.
   Aulica Cappella di San Tommaso. — La fronte è in terracotta, condotta con semplicità ed eleganza. Nel primo vano, a sinistra, ò l'avanzo di un affresco clic ricorda la maniera di Nicola da Siena.
   Chiesa della llisericoiilia.— Nell'altare, a sinistra, vi si ammira un quadro della Vergine in trono, con Gesù ed Angioli, lavoro di scuola senese; e nella parete incontro all'ingresso 6 una tela col Battesimo e la predica di Sun Giovai ini ; vi si legge la data 1002 ed è della scuola degli Zuccari.
   Chiesa di Salila Monaca. — Contiene uri quadro della scuola di Guido Reni, rappresentante la Visione di Sanili Rosa da Lima, ed una Incoronazione di Maria, tela firmata: Bartholoincas Bnrbianiis Polìlianiis pingebal a. I). 1012.
   Chiesa di San l'aiicra/.io. — La costruzione, bella ed elegante, rimonta al Xl\ secolo. L'ingresso è grandioso e decorato di bassorilievi e sopra a presi un lìnestrone. Nella nicchia sovrastante e nn affresco dell! Vergine con Gesù e Santi, lavoro di scuola senese.
   Nel timpano della facciata e una lapide con la data del restauro, l'anno 1177 L'interno fu interamente ammodernato nel 1717. ^ i si conservano le seguenti opere d'arte : parete sinistra, al primo altare, la Triade circondata da Santi, tela della scuola del cav. d'Arpino. Terzo altare: la Deposizione della Croce, opera ili qualche scolaro di Daniele da Volterra. L'affresco di Sant'Agostino, nel centro della navata, fu dipinto dall'Appiani, il quale dipinse pure gli affreschi della cupola e dell'abside. Nella sacrestia conservatisi dei resti di grandiosa scultura marmorea, rappresentante il Presepio, opera del XV secolo.
   Palazzo del Comune. — Vi si conserva, nella sala principale, una bella tela col .Cristo crocifisso fiancheggialo dadueSauli, lavoro firmatoAgrestim furoliiensis faciebal 1557.
   Palano Ferratini, —Fu architettalo da Antonio da Sangallo e vi si osservano due mosaici romani.
   Dintorni dì Amelia.
   A sud-ovest, nel predio I'antanello, si scoprirono nel passato varii so troie ri antichi, tra loro comunicanti. Presso il torrente, ad ovest della città, si rinvennero resti di antichissime fonderie di metalli.
   A 5 chilometri da Amelia, verso sud-ovest, è la
   Chiesa di Santa Ilaria Annunciala.— La sua
   fondazione risale all'anno 1440, come desumesi da una lapide murata nel chiostro. All'aitar maggiore k una tela ad olio, rappresentante VAnnun-ciazione, opera che ricorda la manieradell'Alfani.
   Nel coro conservai® due bozzetti, che il Gnarda-bassi crede opera di Gherardo da Itieli e rappresentano l'/l&MHiio/iff c la Visitazione. E anche da notai-si una bella croce paci occhiale, dì metallo lavorato a bulino, opera del X\ secolo.