Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Perugia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (333/360)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (333/360)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   .Mandamenti e Comuni del Circondario di Terni
   3-29
   dell'Agresti. Nella sacrestia conservasi una mezza figura di )larìa con Gesù, buon lavoro della scuola del llarocci.
   Chiesa di Santa Maria Assillila. — La costruzione risale al XIli secolo; fu eseguita con bella architettura, ricca di ornamenti clic ne accrescono l'importanza. 11 portico esterno 6 ornato di quattro bassorilievi, rappresentanti San Michele Arcangelo, VIncanirò di Maria con Sanla Elisabetta, e due ornati. Nella parete di fronte è una lapide con la data MCCXXX. La fronte del tempio fu ammodernata nel XV secolo.
   L'interno è a tre navate, con colonne ornate di capitelli svariati e belli, che il Guardabassi crede aver appartenuto ad un edificio cristiano dell'VIlI o IX secolo. Nella nave destra leggonsi due epigrafi che accennano a restauri eseguiti nel 1499 e nel 1513. Il pavimento ha mosaici dello stile
   detto alessandrino. Due gradinate mettono al presbiterio, e sotto è la cripta, con ingressi e line— strelle decorale da fasce a mosaico, semplici ed eleganti. La vòlta è sostenuta da dieci piccole colonne. Nella navata destra, superiormente al terzo altare, è una tavola a tempra (trittico) con Maria recante in braccio Gesù, circondati da Angeli in atto di suonare varii istrumenti ; a sinistra San Francesco, a destra San Sebastiano: buon lavoro da attribuirsi all'Alunno. Nella sacrestia conservatisi due reliquarii, l'uno d'argento e I altro di metallo dorato, eseguiti nel secolo XV.
   Coulralciuita della Misericordia. — L'aliar maggiore ha una tela ad olio, rappresentante la Decollazione di San Giovanni Ballista, ed in un cartello leggesi : Livius Agrestus forolivensis fa-ciebal 1537. Può considerarsi come uno dei migliori lavori di questo artista.
   Il territorio di Lugnano è rivestito di rigogliosi uliveti, che formano la ricchezza del paese. Produce altresì vino e cereali.
   Coli, elett. Terni — Dioc. Amelia — P3 e T. locali, Str. ferr. ad Alligliano.
   Penna in Teveriua (877 ab.). — Piccolo villaggio situato sopra un colle (300 m.), presso la riva sinistra del Tevere, da cui dista meno di 2 chilometri. L'abitato com-pouesi di poche case. Ma il paese è rinomato per la fertilità del suo territorio, le cui campagne producono abbondantemente cereali, olio e vino. Vi sono due sorgenti: l'una d'acqua contenente ferro, zolfo e magnesia; l'altra d'acqua sulfurea di grande efficacia.
   Coli, elett. Terni — Dioc. Amelia — P3 e T. ad Amelia, Str. ferr. a Bassano in Teverina.
   Mandamento di NARNI (comprende 3 Comuni, popol. 15,158 abitanti).
   Narni (11,718 ab.). — Cenni storici. Nomici, N-/pv!a, fu città umbra di grande importanza, situata in forte e nell'istesso tempo pittoresca posizione, sulla sponda sinistra della Nera, a circa 12 chilometri dalla sua confluenza in Tevere. Trovasi la città sulla via Flaminia, a 50 miglia da Roma, seguendo questa strada (Itin. Anton., p. 125; Itin. Jlier., p. 013; Westphal, Rodi. Jùunp., p. 145). Sembra che prima della conquista fattane dai Romani fosse stata denominata Neqninum (I'lin., ni, 14; Liw, x, 9 e Stepii. I3vz., che scrive Sw'sii). Il nome di Narni derivò dal vicino fiume Nar. Nel 300 av. C. fu assediata dal console Appuleio, ina avendo gli abitanti opposto valida resistenza, l'assedio si protrasse sino all'anno seguente, nel quale la città fu presa dal console Marco Fulvio (Livio, x, 9, 10). Fulvio fu perciò onorato del trionfo, come è ricordato nei Fasti Capitolini, nei quali leggesi che trionfò de Samnilibus Nequinatibusque, ed il Senato romano determinò di assicurare a Roma questa nuova conquista collo stabilirvi una colonia, che dalla vicinanza del fiume fu detta Namia (Invio, x, 10). È curioso come Velleio Patercolo non faccia punto menzione di questa colonia. Livio la ricorda di nuovo nella lista delle trenta colonie latine, al tempo della seconda Guerra Punica. In questo tempo (209 av. 0.), unitamente ad altre colonie, rifiutando aiuti ai Romani, fu severamente punita e costretta a somministrare doppio contingente e notevole quantità di danaro (Livio, xxvn, 9; xxix, 15). Durante la seconda Guerra Punica Narni fu scelta, come punto forte ed opportuno, per stabilirvi un'annata che doveva opporsi alla minacciata marcia di Asdrubale su Roma, e di qui partirono alcuni cavalieri che furono i primi a portare a Roma le notizie della grande vittoria sul Me tauro (Liv., xxvn, 43, 50).
   Queste sono le sole notizie die abbiansi di Narni nei tempi della Repubblica: e dal tutto rilevasi conio la città fosse un fiorente municipio ed uno dei più importanti
   127 — I.u l*;i (ria, voi. 111.