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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Perugia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 354

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Terni
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   i
   Fig. 121. — Panorama di .Vanii (da ('olografia Axgllici).
   Narni. Nel 13% tornarono all'ubbidienza della Chiesa molti ribelli, che il papa benignamente accolse, ordinando in pari tempo al vescovo di N'arai, Ballanti, ch'era pure castellano della rocca e teneva in feudo la città, di riconciliarli con la Chiesa, del pari che i Perugini ed altri popoli dell'Umbria. Nel 1403 Narni fu presa dal re Ladislao. Nel 1409 la città fu da Alessandro V data in vicariato a Bertoldo Orsini, insieme ad altri feudi; quantunque altri sostengano che tale vicariato fosse conceduto a Paolo Orsini. Braccio da Montone occupò Narni nel 1419 e da lui fu poi restituita a Martino V. Nel 1527 se ne impadronì l'armata di Carlo V, collegata a quella dei Veneziani; la città fu saccheggiata e rovinata grandemente e da quel tempo più non risorse all'antica grandezza e splendore. L'Alberti, che vi era stato nel 1530, narra nella Descrizione d'Italia, che trovò la città priva di abitanti e abbandonata ed in istato di desolazione.
   Clemente XI fu assai benemerito di l'arni e nelle vicinanze della città fece fabbricare un edilizio ad uso di ferriera, per la lavorazione del minerale proveniente dalle miniere trovate nei monti circostanti.
   Nel 1782 Pio VI fu in Narni, allorché era in viaggio per recarsi a Vienna, ed alloggiò nel convento dei Domenicani, e da questa città mosse per recarsi ad Otricoli a visitare gli importanti scavi di antichità che allora ivi si eseguivano. Nel 1800 fu in Narni Pio VII e vi tornò nel maggio del 1801-, reduce da Parigi.