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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   L'Etruria antica
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   2° Vìa Cassiti, che da lìoma attraversava il cuore dell'I (niria per Sul riunì, Valsimi e. Cluni u::i sino ad imitimi} donde proseguiva, a traverso le montagne, siufi> a limoniti (I), mentre un altro ramo condnceva da Arrclium 8 llunulia e di là per l'istoria a Li ira. Ouesl'ullima linea è denominala iieI17/f'f«')yintì d'Antonino ria Clodia e questo nome, quantunque non mentovalo da Cicerone, pare divenisse, in tempi posteriori, il prevalente (2).
   3° La via Clodia propriamente detta, era intermedia frale altre due e condnceva per l'Ina, Tiiseania, Saturnia. Ilusdlac e Semi, a Florentia, ove raggiungeva la precedente; v'ha però qualche confusione fra le due.
   Inoltre l'Etruria era traversata dalla prima porzione di via Wlmiitm, ila ponte Milvio sino al rivalico del Tevere presso Ocricuìum (ora Otricoli), e dalla via Aiucriim, In quale dirmuavasi dalla Cassia a Ikccnmie e condnceva, periVqw e l aleni, ad lineria (ora Amelia in provincia ili Perugia).
   V Storia dell Etrnria
   STor.i v l'itniiTiv v e gn.v.MiKzzA ni h'Krni'tti.v. — Incerta ed imperfetta in sommo grado è la conoscenza clic, abbiami dell'istoria dell'Etruria durante il suo periodo pili Ibrido ; e i pochi fatti tramandatici, ad eccezione delle guerre degli Etruschi coi lìoinani, sono quasi intieramente privi di dati cronologici.
   Ma il fallo generale della loro potenza e prosperila primitiva e l'estensione del loro impero sono sufficientemente attestati. Sappiamo da Livio che, prima del periodo del dominio romano, grande era la potenza degli Etruschi cosi per mare come per terra: sulle sponde dei due mari Superiore ed Inferiore era bastantemente documentalo dal nome di Tirvnm, o Toscano, dati al secondo, e da quello di Adriatico ilalo al primo dalla colonia etnisca ili \dria.
   Dicesi formassero due Siali o aggregazioni principali, uno nella parie sud iteli A pennini nella regione noia comunemente col nome di Etruria, l'alila, a nord degli A pennini, nelle grandi pianure l'adatte ove, ci si dice, estendessero il loro dominio sino appiè delle Alpi, ad eccezione del territorio lei Veneti (3). Ciascuno di codesti Sitati componevasi di 12 città principali, di cui quelle a nord degli Apennini erano considerate quali colonie, delle città dcllT truria propria (4), quantunque altii le consideri quali stabilimenti Pclasgici emananti dalla citta di Spina presso la foce del Po di l'riinaro (a). L'esistenza di codesto Sialo etrusco nella regione a nord dcirApennino si può considerare quale fatto storico incontrastabile, quantunque sia al tulio impossibile delermiiiare il periodo del suo stabilimento. Ma quelli fra gli scrittori clic accettano l'ipotesi dell'origine Rctica o settentrionale degli Etruschi considerano naturalmente questi stabilimenti nelle pianure Padane come uìiteviiivi di data invece clic posteriori al loro stabilimento a sud dell'Apennino.
   Gli Etruschi si mantennero in codesta parte d'Italia finché ne furono espulsi o vi furono sottomessi dai Galb invasori; ma, quantunque la loro esislenza nazionale fosse allora interrotta, è probabile clic in molte altre città della Gallia Cisalpina — come ci si dice fosse il caso in )hmlua (C>) — essi continuassero a formare una parte non irrilevante della popolazione.
   Le sole città però in questa parte d'Italia espressamente registrate come d'origine lascia, sono Fclsina detta poi [tornititi, Mimmi ed Adria, a cui può aggiungersi senza dubbio Wjwm, a noi nota soltanto dalla notizia della sua distruzione per le forze .combinale degli Insubri, Poi e Senoni il giorno stesso che Camillo s'impadroniva di Veio, JUO av. C.
   Anche Ravenna pare fosse durante un periodo ima città etnisca.
   V'ha ragione per credere che, durante lo stesso periodo gli Etruschi .stendessero il loro potere lungo la costa dell'Adi latico ed occupassero od almeno t'ondassero colonie nel paese noto poi col nome
   (1) clcer., i'hil., xii, 9.
   (2) Ohell., laser. 3143.
   (3) Liv., v, 33; Strab., v, p. 219.
   (i) Liv., I. c.
   (5) Dion., xiv, 113.
   (ti) Tusco de sunrjuìne tire» (Eneide, x, 203). <ì — 1,h l'iliriii, voi. Ili, parte 2.