f
L'Klruria aulica 17
gli Umbri od i Pelasgi: i Ponesti erano condotti in battaglia conio gli Iloti Spartani, dai loro rispettivi padroni , nobili di razza superiore (I). É probabile che il racconto delle discordie civili a Volsi/ni le, quali, dicesi, dessero il potere politico iu mano degli Schiari, delibasi riferire ad una classe di simili vassalli o dipendenti (2); ina la versione trasmessaci è troppo vaga per avere mollo valore.
Le tradizioni più antiche snll'Etruria, segnatamente quelle di carattere mitico, fanno frequente menzione di re delle varie città, di cui il celebre Porsena o Porsenna, re di Chiusi, 6 uno degli ultimi esempi Ma nel periodo delle guerre doU'Etniria con lioma la digitila regia era stata abolita in tutte le città etnische e si era stabilito invece un governo aristocratico con annui magistrati principali, governo probabilmente non guarì diverso da quelli) di Róma nei primi anni della repubblica. Cosi grande invero era a quel tempo l'avversione degli Etruschi alla forma monarchica di governo, che ricusarono persino di prestare aiuto ai Veientiiii contro Roma perchè questi avevano ristabilito la monarchia e si erano posti di bel nuovo sotto di un re. Toluuinio altresì è chiamato re dei Veienti circa 40 anni prima (3).
VII. Religione degli Etruschi — Gli Etruschi andarono celebrati fra tutti gli altri popoli dell'antichità per la loro devozione alla loro religione nazionale e per lo zelo e la cura scrupolosa onde praticarono i varii precetti risguardanti i suoi riti e le sue cerimonie. Livio li dice: Gens ante omnes alias eo magis dettila religionibus quod excclleret arte colendi eas (v, I). Quindi divennero gii istruttori dei Romani in molti dei loro riti religiosi e codesto popolo derivò da essi una gran parie di ciò che iu tempi posteriori fu accolto quale religione nazionale stabilita di Roma.
Da ciò una grande difficoltà rispetto a tutte le indagini sulla originaria religione etnisca; ò quasi impossibile stabilire che cosa nel culto romano l'osse realmente etrusco e separarlo dagli altri elementi coi quali si era in secoli posteriori intimamente compcnctrato.
Nò meno difficile è determinare con precisione l'influenza della religione greca su quella dell'Etruria. Molto di ciò che risulta comune alle due lo fu probabilmente per mezzo della popolazione pelasgica dell'Etruria meridionale; ma è pure incontestabile il fatto delle dirette influenze elleniche ni un periodo assai posteriore, come si vede studiando la mitologia etnisca.
Le opere d'arte che furono scoperte nell'Etrurìa manifestano la grande influenza che I arte ellenica esercitò indubbiamente sull'etnisca, indipendentemente da ogni diretta azione religiosa, come vedremo più innanzi. Quindi questa classe di monumenti, la quale, considerando il gran numero che ne furono conservali, parrebbe propria a spargere tanta luce sul subbietto, non si può adoperare che con la massima cautela. E impossibile entrare qui nella discussione di questo argomento astruso e complicato: e solo si possono stabilire brevemente pochi risultati principali
1. Il sistema religioso etrusco non era intieramente estraneo alle altre nazioni d'Italia : aveva molti punti in comune, con quelli segnatamente dei Sabini e dei Latini ; e quantunque in molli casi ciò possa provenire dalla confusione di scrittori posteriori e dall'impossibilità di distinguere, nel VII ed Vili secolo dello Stato Romano, quali delle sue istituzioni religiose derivassero realmente dal : Etruria, sembra impossibile dubitare che la mitologia etnisca contenesse effettivamente molto di connine ai suddetti due popoli e derivato da una fonte comune a tutti e tre.
•1. Alcune parli della mitologia e religione etrusca accennano incontrastabilmente ad una origine orientale. L'importanza di questa evidente influenza orientale fu grandemente esagerata da quegli scrittori clic ammisero l'origine Lidia, od altrimenti orientale, degli Etruschi ; ina l'esistenza di un siffatto elemento nel loro sistema teligioso non pui essere impugnata;.
3. Non mancano indizi che connetterebbero la mitologia religiosa dell'Elnina con quella delle nazioni settentrionali d'Europa. Il nome di Aesar, denominazione etnisca degli Dei in generale (4),
(1) Dionls ix, 5; Niebuiir, voi, 1, p. 121; Mulllr, Op. vii., pp. 337, 338.
(2) ffiEiitilR, voi. ì, p, 121.
(3) Liv., iv, 17.
(t) SVET., AuM 'J7.
S — tu l'atri», voi. Ili, parte 2».