(.ėli A pennini
3:3
si abbassa a 772 moiri e continua poi pių dentro terra in diro/ione sud-est, sino a nord di Lucra, rialzandosi nel monte Alitela a 151)7 metri, nel monte Penna a 1735 incil i, a monte dottoro a 163? e iiell'.l/pe di Succiso sino a 2017 metri; il valico la Cisti, che conduce da l'arnia a Pontreuioli, 6 all'altezza di 1011 metri.
Il suo declivio settentrionale presenta una notevole uniformit i : le lunghe ramificazioni ili colline clic scendono dalla catena centrale (piasi ad angoli retti rolla sua direzione complessiva, si approssimano costantemente a pochi chilometri dalla linea retta della via l'ini Ha da Ilimtni a Piacenza, ina senza varcarla mai. Dal suo lato meridionale al contrario manda parecchi bracci staccati, o gioghi laterali, alcuni dei quali giungono ad un'elevazione poco inferiore a quella della catena centrale.
Mentre la catena principale va digradando a nord sino a Stralicila e a nord-est sino alla pianura Padana, stendonsi ancora, fra essa e il Golfo di Genova, due eatcnc parallele di cui l'estcriia (monti di Spezia), che va lungo la costa e la valle della Vara sino alla bassa Magra, č rinomata per le sue cavedi lavagna e di marmo l'orloro (marmo nero venato ili giallo) ; la catena interna per contro (Alpi \puanc), alto ed aspro giogo separato dalla catena principale mediante le valli dell'alia Magra e dell'alto Secchio (Carfagntuia), ha una fama mondiale per le sue cave ili marmo statuario.
In quest'interna catena parallela sorgono, a est di Carrara, il Pizzo di Uccello (1873 metri), il Pisanino o Pizzo Maggiore (1910 metri), e, all'estremitā est, la Pania della Croce (1811 nielli) col bel valico della Tambuca (1010 metri).
La continuazione della catena principale Apeunėiuea ili lā del Passo di Fiunialbn (1200 metri), che conduce da Modena a Lucca, forma I Apennino Toscano. Il quale incomincia col monte (anione, od Alponc (2163 metri) ed ha l'aspetto di un'ampia muraglia, la cui cresta e formata da tutta una serie ili allure che ci golisi nel monle Faltcrona, presso le fonti dell Vrno, a Di i'J metri e a 1351 metri nell Alpe della Luna o monte Maggiore. 1 gioghi laterali meridionali di questo tratto, poco elevati, dividono l'alta dalla bassa valle dell Arno e questa dalla valle del Tevere.
Catene parallele, che vanno abbassandosi a poco a poco a ovest, occupano la Toscana ai due lati dell Vrno, lasciando libere soltanto la pianura fra Pistoia e Firenze, la pianura litoranea da Viareggio a Livorno e alle maremme di Cecina, della Gamia e di Grosseto.
Il punto di passaggio pių importante siili Vpenniiio loscano č la ferrovia che da Bologna sale su lungo il Reno, scende con curve, artificiali a Pistoia e prosegue poi pei Firenze.
2. L'Apennėno Centrale č lungo circa 210 chilometri, con giogo calcareo che allargasi a sudi in esso ergonsi masse eccelse e stemlcsi da Urbino sino alle fonti del Sangro, con pių catene parallele in complesso, con vette alberato ancora a 500 in, c con creste soprastanti a fertili valli longitudinali Nella regione a sud dell'Esilio liavvi ima di tali valli con le cittā di Matetica, Camerino, ecc., steudesi fra due catene deH'Apennino. Sulla catena orientale ergesi, nei monti Sibillini o della Sibilla fra il Chiniti e il Tronto, monte notando (2103 metri), e a est dė Norcia, inolile Vettore (2177 metri). Sull'occidentale stanno: monto Catua (1702 metri), il Pennino (1572 metri) presso Nocera e il monte Maggiore (1128 metri) presso Spoleto.
Dopo essersi approssimata a breve distanza da!l \driatiro si ila inviare i suoi pendii pių bassi a pochi chilometri da Rimini, la catena Apciininica piega improvvisamente a sud-sud-esl ed assume una direzione parallela alla costa Adriatica, che conserva, con poca abduzione, sino alla Basilicata.
In questa parte della catena trovansi le vette pių eccelse e si sviluppano particolarmente i caratteri peculiari della catena Invece di presentare, come le Alpi e gli Apeiiniui pių settentrionali, una gran giogaia uniforme, con valli trasversali condili enti da essa verso il mare a ciascun lato, gli \ penili ni Centrali costituiscono una massa montana di grandissima ampiezza, composta di minori gioghi e gruppi di montagne, clic nonostante grandi irregolaritā e variazioni, mantengono un parai teliamo generale di direzione e sono separali da valli, alcune delle quali sono di elevazione ed estensione ragguardevoli.
Per lai modo il lago Fucino, nel centro dell'intiera massa e quasi precisamente a niezz i strada fra i due mari, sta a 850 metri dal livello di essi mari; l'alta valle del Pescara a non meno ili 723 metri; mentre tra il Fucino c il Tirreno noi troviamo le. valli superiori del Liri e dcll'Aiiieiie parallele fra di loro, ina separate da alti gioghi l'ima dall'altra e dal bacino del Fucino.
5 I.u l'atriŧ, voi. ili, parte 2*.