fì ti \ penti ini
In molti punti ili questi' forina/ìoui gatereo sono aperte cave ili inunno ; le più note (lanuto il marina bianco e il bardigliu ilclle \lpi Apuane e della Versilia, sopra Carrara, Scrrivezza, I'ietra-sjiuta e iu tutta l i provincia di Massa-(Carrara, clic, si può dire abbia di marmo la massa di tulle le sue montagne ; il marmo nero dell'isola l'almaua, il rarissimo jtarloro della Spezia, i npolinli qua e là in Liguria, gli alberesi abhoudaul in Toscana, il giallo o broccatello di Siena, d marchiato ili russo e giallo di capo Corvo nel lato orientale del golfo della Spezia, il ftilombiim c la hmoèéeilo il, Ancona e di Foligno, la breccia di Coti, il rosso d'Orvieto, il rosso venato di Terni, il broccatello di l'annerì no, il marino screziato di Coltaurtlii, gli alabastri e le alabastnli ili Toscana.
I inolili rifiutili presso Capila somministrarono il marino venato ili giallo del regio palazzo di Caserta, A l'olile a Migliano, nel YaldariÉ superiore, trafili»! le cave della noia cosidetla pietra (Ielle
Sul calcare cretaceo giace frequentemente, come seconda Ira le formazioni eoceniche, I argilla scistosa e l'arde-ci ; le cave più rinomate, più vaste e numerose, (invalisi nei Comuni di Lavagna odi Cogorno, nella Riviera ligure di Levante, e servono ila scudi, oltrecchè per lavagne, alla copertina dei tetti ni Genova e in tutta la I ignria; se ne trovano anche iu Valliamo e a Stilo in Calabria.
La terza formazione cretacea è costituita dal maeiijno arenami bigia, il più sovente micacea, la quale forma in enorme quantità , premonti dei lati settentrionale ed orientale, degli A pennini, ma presentasi anche in minor quantità nel lato meridionale, rome, a Noli, a Sestri di I evaute, alla Spezia e in Valliamo. Ne' suoi strali più sodi il macigno somministra ottima pietra da costruzione come l'azzurrigna pietra serena di Fiesole, o da lastricare come la pietra forte di monte lìipaldi pi esso Firenze; e anche pietre da arrotare.
II diaspro che cstraesi color lacca con candide vene quarzose iu mezzo al calcare nella t'erotta dei Saimini presso Pomicinoli, e anche presso l'ari/a in Garfagnaua, alla lìocchetla e a ISovegno.
Neil Vpeniìino meridionale in luogo dell'arenaria, non inolio frequente, abbondano gli scisti argillosi associali a calcari eocenici occupanti vastissime estensioni
Nello slesso Gargano trovasi ini calcare ricco di vene silicee, con vestigia di plagioslomi, con ipporiti e nnntmiilitii, nelle isole di Tremili calcare uuniniolitico; nella catena principale, dove essa fa orlo alla pianura del Tavoliere, scisti argillosi, calcare arenoso, siihordimitaiiiente marna ed arenaria; e nella Iìasilicata finalmente, da Muro sino a Yiggiano, fitte, marne bianche ed azzurre e una arenaria giallognola-e cupo scisto marnoso.
Nella provincia di Salerno due grossi gruppi di formazione inai uosa interrompono l'uniformità del giogo calcare il primo ila Casanova sinu a Montcsano, il secondo ila Lam ia sino a Lagoncgro : a Lauria marna rossa, azzurrognola, giallognola, bianca e nera al ternata ; a Lagoncgro listala regolarmente di giallo e di rosso cupo.
Un altro gruppo, di arenaria in gran parte, va dal Pollino sino alla costa del golfo ili Taranto.
Nell'estremità più meridionale della penisola, un*augusta cerchia di bianche rolline marnose accompagna I nero scisto micaceo ila Stilo sino in prossimità di Capa ffoU'Armi, ili luoghi che. dal colore affatto straordinario delle roccie vennero colà i numi di Hianco Vecchio e di lìiumè \wavo.
Di vero carimi fossile mancano gli Apennini come le Alpi ; i geologi ne hanno segnalato traccio frequenti nelle diverse regioni apcimine, ma non vi ha indizio che ad esse corrispondano vere e proprie miniere.
Invece l'Italia peninsulare è ricca di giacimenti ligniti® sia di ligniti picee (pingui, quasi carbone), sia di piliijnì (magri, quasi legno).
Nella limerà di Ponente, a nord-ovest e poco lungi da Savona, furono coltivate per molti anni le miniere di lignite di Cadiboua, ura esaurite, nel villaggio oinouimo di 880 abitanti, frazione del Comune di Cigliano. Vi si dislingtiwano 5 strali detti : Il )lnro, lignite argillosa e scistosa; il Umico, la lignile propriamente delta, nera rome la pece, rilucente e couriiigliacea nelle li alture trasversali, con piriti; sopra a questo un altro strato sottile di lignite meli pura; quindi La Coruna con ossa A'Autrawlherium ; e in cima la Cappa, strato di lignite impura.