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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza — Italia Centrale
   il nonio (VIsola. Dista 35 chilometri da Firenze e fi fimi da Dirouiano e 1 suoi fabbricali principali sono schierati inforno a una piazza. I prodotti del territorio consistono in grano, (dio, castagne, frutta, vini rinomati e bozzoli.
   Cenni storici. — Nei primi secoli dopo il 1000, appartenne, coi vicini casali, ai conti Gnidi di l.attifolle, il cui giusdicente risiedette, sin verso il 1700, nel castello fendale in San Leoliuo in Monti, ove veggonsi ancora t residui di grosse mura e una cisterna ben conservata. Il castello fu poi ceduto dai conti Guidi ai Guadagni che aneti lo posseggono col titolo di marchesi lor conferito da Cosimo 111 Vi e tradizione che Annibale passasse per San Leolino quando andò ad Arezzo col suo esercito, e che, arrivato su l'ra toni agno e veduto l'esercito consolare, tornò indietro e per la via Cassia scese nei pressi di l'ontassieve e di li a Fiesole.
   Uomini illustri. — Diede i natali a Domenico Itoseli), distinto latinista, preposto della cattedrale di Fiesole, rettore e lettore di rettoriea nel Seminario di l iesole.
   Coli elutl. l'ontassieve — Dioc. Fiesole — I'3.
   San Godenzo (3631 ab ). — In vai di Sieve e in regione alpestre, a MK) metri dal livello del mare, presso la base occidentale della montagna t'alterona, sulla strada da Firenze a Forlì e sopra la sponda del torrente Diconiano. Dista 45 chilometri da Firenze e 11 circa da Diconta no ed ha di notevole una chiesa parrocchiale a tre navate, con archi a tutto sesto. Kravi anticamente un castello con un ospedaletto pei pellegrini che recavansi a Firenze. Buon soggiorno estivo per là frescura. Carbone, legna ili faggio e di castagno, latte, cacio, agnelli. lana, olio e castagne.
   Cenni sforici. Dive questo villaggio il suo nome, e fors'aneo la sua origine, ad una antica Badia di monaci Benedettini fondata nel 1029 da .Jacopo 1 la varo, vescovo di Fiesole, che ne accordava il patronato al Capitolo fiesolano Sin dal secolo XII San Godenzo, col suo distretto, passò sotto il dominio dei conti Guidi di l'ornano e ilei conti Guidi di Modigliaua. Nel 1256 signoreggiava il castello, le ville e il piviere di San Bavelle, frazione del Comune, il conte Guido Tegrino di Berciano, il cui tiglio Tancredi accolse sul principio del secolo XIV in San Godenzo varii capi ghibellini fuorusciti di Firenze, fra cui Dante Alighieri. Nel 131-1 eglino strinsero d'assedio il castello di San Bavelle in cui crasi fortificato il conte Guido Alberto di l'orciano, figlio del conte Tancredi, lo costrinsero ad arrendersi e smantellarono il castello. Tre anni dopo però fu conehiusa la pace fra detto conte e la Repubblica fiorentina, la quale acquistò il castello di San Godenzo con tutto il distretto e con quello di San Bavelle. Nel 1353 gli abitanti furono rimuner ati dal Connine di Firenze per avere difeso il valico d< irApeuiiiuo contro le masnade dell'arcivescovo Giovanni Visconti di Milano.
   Coli, elett. l'ontassieve — Dioc. Fiesole — I'2 T.
   Mandamento di FIGLINE VALDARNO (comprende 3 Comuni, popol. 24,663 ab.). — Territorio variamente coltivato, con boschi e castagni nella parte montuosa; viti, ulivi e gelsi in collina; cereali in pianura. Cave di macigno e miniere di lignite che inco-minciaronsi in parte a scavare poco prima del 1S90.
   Figline Valdarno (9959 ab.). — Grossa terra nel Valliamo Superiore, in pianura, presso la sponda sinistra dell'Arno e il moderno ponte in muratura clic lo accavalcia, con un giro di nutra in forma di un parallelogramma che termina in un seniicircolo. È traversata nella sua maggior lunghezza dalla strada Firenze-Arezzo, che passa nel borgo di mezzo, fiancheggiato da decenti abitazioni al pari dell'ampia sua piazza ove tiensi un mercato copiosissimo, con a sud-est la Collegiata, a maestro il grande e ben tenuto Ospedale, e a nord-est un loggiato frequentatissimo che percorre nella maggior lunghezza tutta la piazza.
   Oltre la Collegiata, rimodernata ed abbellita nel secolo nostro a spese di una pia persona di Firenze ed albini amento restaurata, è degna di nota la chiesa del soppresso