Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Firenze', Gustavo Strafforello

   

Pagina (319/411)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (319/411)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Itoeca San (lasciano
   309
   convento do Minori Conventuali di S. Francesco, fonduta versa la metà del secolo XIV la piale possiede un pezzetto della vera Croce in imi liei reliquiari) proveniente dalla famiglia Pranzasi e che trova vasi nella cappella di San Gerbone, villa signorile, die appartenne ni Frniizesi, ai Serristnii, ai Sahiati, ai Capraia, ili Borghese e fu il ritiro del dotto e patriottico abate genovese lìullaello Lambrnschmi, educatore, agronomo, scrittore piirgatissimo e senatore, clic morì a San l'ertone nel lS7ii.
   La campana della Collegiata di Figline, nella torre del palazzo Pretorio, venne fusa nel USI- e donata dai Fiorentini ai Figlinosi peat xtumtwt- la distruzione perpetua e la morie di tutta la parte rjliiltrllinm Le chiese e le cappelle andavano tutte ornate ili freschi eli» ìii seguito furono imbiancati; 11 palazzo pretoriale è della stessa epoca delle mura castellane.
   1 prodotti principali del territorio consistono in cereali, legnini, olio, vino, bozzoli e grosso bestiame; 1 industria fabbrica vetri, coltelli rinomati, soprattutto tela ehi? smerciasi nelle Provincie vicine. L'antico mercato settimanale serve al cambio dei prodotti di una gran parte dell'alta valle dell'Arno con quelli delle altre provincie e dell'estero (1).
   Cenni storici. — La presente terra di Figline non è più antica del 1150, nel qnal tempo rifablu icavasi a pie del colle di Figlili Vecchio e del Castel Guineldi sotto forma di un piccol borgo intorno alla gran piazza dove tenevasi sin d'allora un grosso mercato settimanale. Essendoché tutti ì fatti storici anteriori alla seconda metà del secolo XII delAansi riferire anziché al Figline odierno al Castel Vecchio di Figline. Dopo la sua spontanea dedizione al Comune di Firenze gii fu sempre soggetto, tinelli', nel 122:3, gli >i ribellò ed accolse nel 1252 i fuorusciti ghibellini e le masnade degli libertini capitanate dal conte Guido Novello. Assediato perciò dai Guelfi fiorentini fu. dopo una resa onorevole e contro le condizioni pattuite, saccheggiato, arso e distrutto da! vincitori.
   Nel 1356 fu invaso dalle masnade ghibelline sotto il coniando di Pier Saccone Tarlati e, nel 13(53, venne assalito e saccheggiato dai Pisani, ch'erano penetrati per vai di Greve e nel \ ahlarno Superiore colla compagnia di venturieri inglesi, capitanata dal-PHaiikwood. Le mura ili Figline furono ordinate dalla Repubblica fiorentina dopo l'invasione delle suddette masnade del Saccone e terminate nel LUI. Il Cassero, che è l'antica rocca, presso la Baita Fiorentina, fu fortificato nel 1365.
   Dopo la battaglia di Mont'Aperti, Figline fu sempre dei Fiorentini, e delle sue vicende non si legge che un tentativo di fuorusciti fiorentini nel 1379 per sorprenderla, L'amministrazione del Comune d'Incisa Bina® unita a quella di Figline dal 1825 al 1852 in cui ne fu separata.
   Vammi illustri. — Oltre parecchie famiglie patrizie ebbero ì natali ni Figline il celebre Marsilio Ficino, filosofo platonico, figliuolo del medico liglinese Diotifece; il giureconsulto e latinista Giuseppe Averani ; il brillante favoleggiatore e buono storico Lorenzo Pignotti ; Giovanni Fabbrini, dotto illustratore di classici nel secolo XVI. Nel
   (I) Figline è posta sulle alluvioni recenti del fiume Arno, le quali sono circoscritte dalle formazioni argillose, sabbiose e ghiaiose del pliocene lacustre, lo tulle queste formazioni trovatisi indistintamente i reslì fossili de,\Y IClephas meridionali^, del Mastoiton arrernensis, dei Cervtts dmmnius e resti del Muchaiivdits meijanterion, del Felis issì/odoreitsis e purtidineiisis, dell'Hygtiit arrernensis, dell Urtata etrusciis, e persino resti di scimmia del genere Imam, ecc. Tanto questa importante fauna mamuiologica come la inalacologica ed anche la llora delle ligniti appartengono al pliocene medio o astiano e, secondo alcuni, al superiore o viHafranchmnoM In ogni modo dimostrano evidentemente il sincronismo con le deposizioni plioceniche marine del Valdarno inferiore, del Senese, ecc. La concomitanza dell'AYr/j/ias meridionali* coliKkjdiug antiquitu non è propria del bacino di Migliano e di Figline, ma piuttosto degli sLrati più superiori di questo pliocene lacustre che incominciano a prendere sviluppo oltre Montevarchi per poi passare gradatamente alle formazioni quaternarie della pianura aretina ove alTOtnio, durante la costruzione della ferrovia Arezzo-Moina, fu ritrovalo il famoso cranio umano insieme a res'li del Cernia meyaceros, specie del quaternario medio e superiore.