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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   318 l'arte Terza — Italia Centrale
   figure più granili del naturale; innovazione noi panneggiamenti; colorito dolce e ciliari Dice il Vasari clic questa grand'opera pittorica fece perdonare all'artista le sue avventure scandalose (1). Davanti aliti seconda Cappella, alla destra del coro,
   sulla parete destra, in un tabernacolo, è il quadro della Morte di S. Bernardo, dipinto dallo stesso Lippi (1451-14GO) per ordine del prevosto Inglii-raini clic vi si vede in ginocchio e clic gli aveva fatto commettere i freschi suddetti. Isella cappella del Crocefisso ammirasi Vallare, del Tribolo (1542), e in quella del Sacramento il quadro analogo di Zanobi I'oggini (154!)). Nella cappella, a destra del coro, freschi con storia della Madonna e di S. Stefano, dello Stamina (maestro di Masolino e di Masaccio) e di Antonio Vite (Tistoja circa il 1400).
   Sopra la porta della sagrestia, sepolcro di Carlo de.' Medici, figlinolo naturale di Cosimo il Vecchio, arciprete di Prato, morto nel 1402, di Vincenzo Danti (1500), ordinato da Cosimo 1. I.'.uri]ire-tura di Prato era un pingue benefizio: gli succede un altro Medici, il cardinale Giovanni, che fu poi Leone X : nel 1512 era legato nell'esercito papale, e nel sacco di Prato, ebbe cura di proteggere il monumento e salvare nell istesso tempo l'onore delle donne rinchiu-
   „ , :„ , J, . , „ „ „ , , dendole nella chiesa. Nella
   Fig. 115. — Prato: Porta laterale della Cattedrale. , , , ,
   sagrestia, in una sala del capitolo e nel corridoio che conduce alla cappella della Cin/ola, sonvi altri dipinti e oggetti d'arte, fra ì quali il reliquiario in cui custodivasi in addietro essa Cintola, urna a colonnini di rame dorato con bambini danzanti in avorio; un bel candelabro in bronzo dei 1403, dono mediceo; tre antifonani alluminati del 1429 e 1435, due dell'Attavante. Fra i dipinti (1500) vi
   (1) Fra Filippo Lippi aveva fatto lunga dimora a Prato: lavorando nel convento di Santa Margherita vi sedusse la sua modella, la monaca Lucrezia liuti, come lui fiorentina, la quale, approfittando di una processione della Sacra Cintola fuggì e gli procreò, liei 145(J. un fanciullo, Filippino Lippi. Ma il est uree le ciel dea uccomodemenls; Lucrezia fu riammessa nel monastero, donde però se la svignò di nuovo con altre monache che condividevano la sua mondanità.