Parie Terza — Italia Ontrale
di Montagnoli,'! al ponto Lungo, l'Ombroue Pistojeso piega a ovost dì Pistoja ad areo da ostro a scirocco; nttravorsa la pianura meridionale della stossa città; s'ingrossa con lo atipie dei torrenti limita, Bure od Agna, passa sotto il polite, in ferro alle t'ascine della rea] villa di Poggio a Cnjano; piega di nuovo ad ostro e finalmente, con un giro tortuoso da scirocco a ponente, o quindi ad ostro, va a gittarsi in Arno a traverso la Gonfolina. sotto il poggio. d'A ritmino.
MANDAMENTI ! COMODI DEL CI H CON DAI», 10 IH PISTOJA
al'pautknkntl ai, distoctto jiilitahc di i'istoja
Mandamento I di PISTOIA (comprende il solo Comune di Pistoja).
Pistoja (51,920 aiutanti, secondo il censimento al .11 dicembre ISSI). — Animini-strativainonte Pistoja non e clie una sotto-prefettura di Firenze, e situata quaPè alle.
falde doll'Apennino. è la prima città die presenta la Toscana agli stranieri provenienti dall'Alta Italia por la via di Bologna: la si vede a più ripreso nel suo insieme sbucando dalle gallerie e scendendo le curve (lolla ferrovia dopo l'l'acciiin. nel centro della regione fertile e ridente descritta dal 'Paino, variata dallo sue pianure e dai suoi colli.
A ovost le scorro, a mcn di 2 chilometri, l'Ombrone Pistojose; a nord le sorgono poco discosto le appendici dell'Apenniiio dette Munii dì Sopra, a sud adergo nsi ì così detti Monti dì Sotto che dividono la valle dell'Ombrone dal Valliamo inferiore. E toccata dalla linea settentrionale della rete ferroviaria toscana la quale va da Firenze a Lucca e Pisa, e da cui staccasi quel tronco importante che, traversando l'Apennino, arriva sino a P>ologna! ammirevole per la regione pittoresca che percorre e por le grandiose opere d'arte richieste dalla sua costruzione.
Ili forma romboidale. Pistoja è cinta di alte mura con una fortezza, quattro porte e la nuova barriera della ferrovia, è attraversata da ampie e comode vie lastricate (vie Gino da Pistoja, Atto Vannucci, Cavour, San Martino, degli Orafi, Filippo Fucini, delle l'appe, del Carmine, San Prospero, corso Vittorio Emanitele, ecc.), e da varie piazze (Cino, della Cattedrale (fig. 121), San Francesco, già Campo di Marte e poi Foro Bonaparte, del Palazzo Pretorio, ecc.). Canali e gore d'acque perenni, bollo chiese, antiche, molti e vasti palazzi, mentre ì snlmrbii. tanto alle pendici Sei suddetti Monti dì Sopra filanto a quelle dei Monti di Sotto sono sparse di grandiose villo signorili in clima salubre e con acque leggerissime.
I.1UK A E FOLTEZZA
Le mura di Pistoja furono per lo manco ampliate per ben tre volte, posciachè di tre cìnte abbinili memorie sicure. La prima cinta esisteva già al tempo dei Longobardi ed aveva sei porte; la seconda fu incominciata nel 11S2 con una grossezza di dodici piedi, munita, secondo i cronisti Dino Compagni e Giovanni iHaiti, di merli, di porte ferrate e con larghi fossi d'acqua in giro, sì che la città non poteva esser paisà d'assalto.
Conquistata, nel 130P>, la città dai Fiorentini, questi ne atterrarono le mura e ne colmarono i fossi con le macerie. Dal 132G al 132S Castruccio degli Ante! ili in e Ili costruì la terza cinta, circondandola di fitte tori icelle e di doppii fossi e stoccate.
Nel 1043, avviandosi ila Bologna a Tistoja un esercito pontificio per conquistarla, il granduca Ferdinando li ordinò si restaurassero le mura, i bastioni e i rivellini alle porte, le quali oran quattro co m'ora:, vale a dire: l'orto Camitica, porta San Marco, porta al Borgo e porta Lucchese, alle quali fu aggiunta, nel 1S05, la barriera elle va alla ferrovia.