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l'arte Terza — Italia Centrale
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Fig. 130. — Pistoja: Portone della chiesa di San Paolo.
del 1323. Sopra l'ingresso, con molti ornati, statua di San l'aolo, coli'iscrizione: Magister Jacobus filins Maltei de Fistoris (Jacopo di Matteo da Pistoja [1302]), e un angelo a ciascun lato. Sotto, quattro archi acuti e in ciascuno un sarcofago con una croce fra gli stemmi tutti di un modello, decorazione monumentale caratteristica della Toscana medievica. Il dipinto a sinistra, rappresentante la Vergine e il Bambino con Sant'Agnese, Santa Caterina, Santa Maria Maddalena e altri Santi, è di Fra Paolino. 11 campanile, ch'era assai più alto, servì nel secolo XVI ai Cancellieri nelle loro lotte coi Panciatichi e fu mozzato sotto il duca Cosimo; la campana fu portata dall'Inghilterra al tempo della Riforma. Nel 1850 la facciata meridionale fu restaurata secondo il disegno primitivo.
San Francesco ai. Prato. — È del 1291-, nello stile francescano ogivale italiano, compiuta nel 1317. Ila fra' suoi quadri, nella cappella Bracciolini (a sinistra dell'altare maggiore), il ritratto di Sa» Francesco, di Margaritone e, davanti l'aitar maggiore, la bella lapide sepolcrale di Magister Tommaso de Weston, inglese, Doctorlegum, qui obi il anno 1408. Una serie intiera di freschi, che si è finito di scoprir non ha guari, è attribuita a Puccio Capanna, probabilmente di Giovanni di Bartolomeo Cristiani di Pistoja (138G).
L'interno forma una croce la-, tina con quattro cappelle e nei diciassette altari son molti buoni quadri del secolo XVI. A sinistra dell'ingresso, all'aitar Bracciolini, Fuga in Egitto, di Aurelio Lomi (1590) e, sotto, sepolcro di Francesco Bracciolini, poeta pistojese (u. 150G, in. 1G45), autore del poema eroicomico Lo Scherno